Moussa Sangare a processo per maltrattamenti a mamma e sorella: capace di intendere e volere secondo perizia. Prevista un'altra per omicidio Sharon Verzeni
“MOUSSA SANGARE IMPUTABILE PER MALTRATTAMENTI”
In parallelo all’iter giudiziario per l’omicidio di Sharon Verzeni, Moussa Sangare è imputato in un procedimento distinto, quello per i maltrattamenti contro la madre e la sorella, risalente a prima del delitto di Terno d’Isola. Per capire se possa sostenere tale processo è stata disposta una perizia, affidata alla psichiatra Valentina Stanga, secondo cui il 30enne nato in Italia da genitori marocchini non è affetto da disturbi che possano renderlo non imputabile.
Questa consulenza, come ricostruito dal Corriere, non avrà nulla a che fare con il procedimento parallelo per l’omicidio Verzeni, perché la perizia psichiatrica per questa vicenda è stata affidata alla specialista Giuseppina Paulillo, che potrebbe esprimersi in maniera diversa, sebbene due diagnosi differenti potrebbero destare scalpore. Comunque, questa prima valutazione che riguarda il caso dei presunti maltrattamenti nei confronti della sorella e della madre rafforza le convinzioni della Procura di Bergamo.
Al momento c’è il referto degli psichiatri dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, che visitarono Moussa Sangare dopo il fermo, nell’agosto scorso. Anche in quel caso non fu riscontrato alcun disturbo psichico, rilevò il gip, come riportato nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Da allora Moussa Sangare è detenuto a San Vittore, a Milano, da dove non sono partite richieste di ricoveri, anche brevi.
BATTAGLIA LEGALE A COLPI DI PERIZIE PSICHIATRICHE?
Quest’ultima perizia, richiesta nel procedimento per i maltrattamenti, è stata depositata nei giorni scorsi in vista della prossima udienza del 9 luglio, quando si potrebbe anche arrivare subito a sentenza, visto che è stato dato il via libera al rito abbreviato. D’altra parte, potrebbero essere anche disposti nuovi approfondimenti, come auspicato dalla difesa.
Per l’avvocato Giacomo Maj, la perizia è incompleta, in quanto è frutto di un solo colloquio e non terrebbe conto degli elementi clinici precedenti. Alla luce di tutto ciò, sono stati chiesti molti più test. La richiesta è stata accolta parzialmente nel procedimento per l’omicidio di Sharon Verzeni, invece per la vicenda dei maltrattamenti è stata scartata.
Comunque, la perizia di Paulillo sarà più corposa, visto che l’incaricato è stato affidato il 18 marzo, entro inizio luglio era prevista la consegna, ma negli ultimi giorni ha richiesto una proroga per depositarla a metà agosto. Comunque in tempo per la prossima udienza di settembre.