Era tutto pronto per la partita tra Sangiovannese e Grosseto, per la 28esima giornata di Serie D. Lo stadio comunale Virgilio Fedini era gremito, con i tifosi pronti a regalare una coreografia degna di altre categorie. Ad un certo punto l’arbitro, misurando la distanza che corre tra la linea di porta e la traversa, come prevede la procedura, si rende conto che non è di 2.44 metri come previsto dal regolamento, ma è di una decina di centimetri in meno.
L’inizio della partita, che era previsto per le ore 14:30, è slittato inevitabilmente in quanto il Grosseto dieci minuti prima dell’ingresso in campo delle squadre aveva consegnato alla terna arbitrale una lettera in cui chiedeva di verificare l’altezza esatta delle due porte di gioco. Entrambe sono risultate non regolari, come appunto verificato dall’arbitro con i due capitani. La Sangiovannese rischiava la sconfitta di 3 a 0 a tavolino, ma la volontà era di disputare la partita. Per regolamento ci sono 45 minuti a disposizione per trovare una soluzione, che infatti – come ricostruito da Repubblica – è stata poi trovata.
SANGIOVANNESE GROSSETO: ATTESA DECISIONE SU RICORSO
La partita è stata poi disputata grazie all’intervento di custodi, dirigenti e giocatori dalla panchina, con l’aiuto anche di Aldo Firicano, ex giocatore della Fiorentina che ora è allenatore della squadra di San Giovanni Valdarno. Si sono armati di pala e hanno iniziato a scavare, creando un solco lungo quanto la linea di porta per far sì che le porte raggiungessero l’altezza giusta. Così i due capitani e l’arbitro hanno acconsentito allo svolgimento della partita che poi, per la cronaca, è finita 1 a 1. Il Grosseto, però, poche ore dopo il match ha deciso di presentare ricorso ufficiale per non omologare il risultato e far sì che la Sangiovannese subisca una sconfitta a tavolino per 3 a 0. Come evidenziato da Repubblica, il motivo è legato al fatto che nonostante tutti gli sforzi dei padroni di casa per far disputare la partita, non fosse comunque stato effettuato un lavoro a regolare d’arte. Tutto dipenderà da cosa ha scritto l’arbitro nel suo referto. In settimana è attesa nel bollettino della Figc la non omologazione del risultato affinché ci siano le indagini di fare il loro corso, prima che venga emesso il verdetto. La Sangiovannese, dal canto suo, ha già deciso di non procedere al ricorso in appello in caso di sconfitta a tavolino anche per evitare spese eccessive, secondo quanto riferito da fonti del club, citate dal quotidiano.