Santa Caterina di Alessandria si celebra il 25 novembre. La Beata è patrona di diverse città tra cui Abbasanta, Brissogne, Deruta, Novi Ligure, Rivoli ed ancora tanti altri. San Caterina inoltre è compatriota insieme a San Michele Arcangelo e San Marco Evangelista di tutto il territorio del Salento. La santa è considerata la protettrice degli studenti di tutti i livelli di istruzione. Viene rappresentata in genere con la corona sulla testa e gli abiti regali che sottolineano la sua origine reale. La palma invece rappresenta il simbolo del suo martirio e la duplice ruota che viene raffigurata spesso in mano, ai piedi od ai lati della figura.
Il 25 di Novembre la Santa viene onorata con le cerimonie religiose solenni e dopo si avviano i festeggiamenti con cibi tradizionali, balli e spettacoli. Gli altri antiche si festeggiano in questo giorno sono San Audenzio di Milano, Santa Gioconda, Santa Basilissa, Beata Malcolda Pallio, San Marcolo e San Maurino.
Santa Caterina di Alessandria, la vita
Santa Caterina di Alessandria secondo le testimonianze scritte fu una ragazza giovane, bella e nobile che visse ad Alessandria d’Egitto intorno al 305. In questo periodo storico è d’uso fare delle feste grandiose che comprendono il sacrificio di animali per onorare gli dei. L’imperatore Massimino ebbe notizie sulla grande fede di questa donna e la convocò al suo cospetto per avere maggiori informazioni. Appena udì dalla ragazza parole che testimoniavano una particolare fede in Dio le ordinò di rinunciare a quel culto ma di fronte al suo pronto e deciso rifiuto la condannò ad una morte certa. Ordinò alle guardie di legarla ad una ruota e di utilizzare degli uncini per strapparle le carni. Lo strumento di tortura si ruppe creando sgomento e timore nei carnefici che così interruppero la dura sentenza. Massimino non ritirò la sua posizione e fece portare Caterina fuori della città per recidere il suo capo. Al momento dell’esecuzione dalla ferita della santa cominciò a sgorgare latte in abbondanza e quella fu l’ennesima testimonianza della sua innocenza. Si narra che il suo corpo fu trasportato dagli angeli e portato direttamente sul Monte Sinai per essere seppellito in quel luogo. Secondo la leggenda dopo la sua morte dalla sua tomba cominciò a fuoriuscire del latte misto ad olio con alte capacità guaritrici e miracolose.