Il giorno 21 febbraio celebriamo la memoria di Santa Eleonora Regina d’Inghilterra. Questa è una Santa che si è resa amata per la scelta e la forza di cambiare, di rinunciare ai fasti del proprio Casato, alla nobiltà, all’opulenza le concede il diritto di essere assunta come riferimento di culto, per quanto limitato all’Inghilterra benedettina. Per motivi di culto localizzato alla sola Inghilterra, Santa Eleonora in Italia non è patrona di alcun comune ed anche le saghe e le celebrazioni si limitano al solo ricordo durante le messe in onore di altri Santi durante le solennità liturgiche del 21 febbraio.
Santa Eleonora, la vita
La Regina d’Inghilterra Santa Eleonora è nata in Francia nel 1222 a Aix-en-Provence e deceduta in Amesbury il 25 giugno 1291. Figlia di Beatrice di Savoia e Raimondo Berengario IV, Eleonora fu una Regina di Casa Savoia che governò l’Inghilterra durante l’occupazione francese. Non fu l’unica Santa di Casa Savoia perché il nonno, Beato Umberto III conte di Savoia, fu Beatificato lui stesso, una Famiglia illuminata, nobile, in un Medioevo dove spesso le famiglie Reali non portavano in sé quel seme di misericordia per il popolo che rese celebre questa casata aperta ai propri sudditi e dedita alla Parola di Dio. Sposò Enrico III d’Inghilterra a Canterbury, nel 1236 e il loro Regno durò a lungo con aspetti non solo nobili di casta, ma d’animo, per quanto la sua vita fu un susseguirsi di eventi anche pericolosi. Fu infatti rinchiusa assieme al nobile consorte nella Torre di Londra, accusata di avere favorito negli incarichi di Palazzo i suoi parenti stretti e questo fu il momento nel quale Eleonora ascoltò quella voce che la chiamava ad altra vita, una vita d’amore e di Fede.
Dopo varie vicissitudini, legate alla resistenza inglese nei confronti dei Reali di Francia, Eleonora, nel 1276, si fece monaca nell’abbazia benedettina di Amesbury e, per quanto non risulta ufficialmente santificata nel Martirologio Romano, Santa Eleonora è comunque celebrata per la sua immensa Fede espressa negli anni di chiusura all’interno dell’abbazia dove seguì con grande trasporto mistico la regola benedettina.
Ciò è molto importante perché pochi laici sono stati scelti per la santità e Santa Eleonora, il cui nome significa caritatevole, portatrice di pietà, ebbe la forza di cambiare la sua vita dai fasti della monarchia alla carità cristiana e alla povertà, una scelta che ben pochi avrebbero compiuto. Definiamo quindi Santa Eleonora come culto locale per quanto il suo alone di Fede espressa nella vita monastica sia rimasto leggendario, una rivoluzione esistenziale che potremmo quasi paragonare al percorso di San Francesco d’Assisi, pronto a seguire la propria vocazione in povertà ascoltando la voce della chiamata, una voce dalla quale entrambi trovarono una nuova dimensione di vita.
Altre sante oggi sono celebrate per le scelte di cambiamento dalla vita nobile a quella spirituale: tra di esse ricordiamo le francesi Clotilde, Radegonda, Bianca, Giovanna e Batilde, mentre in Germania celebriamo Santa Matilde. Morta nel giorno dedicato a San Giovanni Battista, Eleonora di Provenza, durante il suo ritiro monastico all’interno dell’abbazia di Amesbury, mantenne i legami epistolari con il figlio Edoardo e la sorella Margherita, soprattutto con il figlio che perse la propria moglie gettandolo in stato di estremo sconforto.
Gli altri Beati di oggi
Assieme a Santa Eleonora di Provenza, il 21 febbraio ricordiamo tra gli altri: San Pier Damiani, Vescovo e dottore della Chiesa; Beata Maria Enrichetta Dominici, Vergine; San Roberto Southwell, Sacerdote gesuita, martire; Sant’ Eustazio di Antiochia, Vescovo; Beato Natale Pinot, Martire.