La Santa che celebriamo nella giornata del 12 agosto è Santa Giovanna Francesca de Chantal, una religiosa transalpina, nata Digione il 28 gennaio del 1572, deceduta nella piccola comunità di Moulins il 13 dicembre del 1641 all’età di sessantanove anni. La donna aveva nobili origini: il padre fu per lungo tempo Presidente del Parlamento della Borgogna e Jeanne-Françoise Frémyot, il nome di battesimo della Santa, prima di riconoscere la chiamata per un cammino di fede monastico, fu sposa del barone di Chantal e madre di sei figli, tra cui Celse, padre della famosa scrittrice transalpina Madame de Sévigné.
Nel 1604 avvenne l’episodio che cambiò la vita di Santa Giovanna Francesca de Chantal: morì il marito e la nobildonna scelse la vita di ritiro spirituale per trovare nel Signore il conforto, un cammino di Fede sincero e voluto, insito in lei da sempre. In queste fasi iniziali del cammino fu aiutata dal Vescovo di Ginevra Francesco di Sales. Fedele discepola del Vescovo, nel 1610 fondò assieme ad esso, ad Annecy, l’Ordine della Visitazione di Santa Maria, o Visitandine, un ordine di rigida clausura dedite alla meditazione mistica ed alla preghiera nei loro monasteri autonomi.
Santa Giovanna Francesca de Chantal, il ricordo della Beata
Come possiamo ricordare Santa Giovanna Francesca de Chantal? In quale ottica inquadriamo il percorso della Santa? Il parallelismo immediato che ci propone il suo cammino rivolge il pensiero ad un’altra ‘coppia’ che ha lasciato profonde tracce nell’evoluzione di una spiritualità profonda, dedita alla meditazione, alla povertà, al cammino congiunto tra confratelli e consorelle nel nome della Fede: Santa Chiara e San Francesco d’Assisi, oppure Teresa d’Avila e Giovanni della Croce. In questo percorso, così come successe per Santa Giovanna Francesca de Chantal assieme a San Francesco di Sales, si palesa la possibilità di poter camminare assieme tra diversi sessi nel nome della fede in purezza, in comunione intesa come assoluta devozione alla parola del Salvatore e dei precetti ecclesiastici. Anche nel suo percorso monastico Santa Giovanna Francesca de Chantal ha mantenuto la sua prerogativa essenziale: l’essere madre e quella maternità che Giovanna ha portato con se si è manifestata nel suo grande amore materno nei confronti delle consorelle, sempre pronta a portare conforto nel monastero anche durante i momenti più difficili, nelle crisi mistiche, aiutando tante novizie, ma non solo, a mai perdere il senso di un percorso di fede assoluta.
Per questi motivi Papa Benedetto XIV il 21 novembre del 1751 la proclama Beata della Chiesa e solamente poco più di dieci anni dopo, Papa Clemente XIII la canonizza Santa. Non abbiamo molte occasioni di celebrare la Santa sul territorio italiano: l’amore nel ricordo per Santa Giovanna Francesca de Chantal è soprattutto elevato nella sua Francia, particolarmente ad Annecy nella cui Basilica sono sepolte le vestigia e che ogni anno vede la celebrazione di una grande commemorazione nei suoi confronti. Per la sua grande capacità di amare le sue consorelle durante il periodo di clausura, la Santa è voluta Patrona di vedove e madri, un amore femminile e materno di grande importanza.
Gli altri Santi di oggi
Nella stessa giornata in cui celebriamo il ricordo di Santa Giovanna Francesca de Chantal ricordiamo anche: Beato Carlo Leisner, Martire e sacerdote della Chiesa cattolica; Beato Flavio (Atilano) Argüeso Gonzalez, Martire e religioso; Santi Giacomo Do Mai Nam, Antonio Nguyen Dich e Michele Nguyen Huy My, Martiri vietnamiti; Santi Aniceto e Fozio, entrambi Martiri della Chiesa.