Il 10 febbraio ricorre Santa Scolastica Vergine, monaca benedettina votata alla castità. In questo giorno ogni anno si tengono celebrazioni e rituali in omaggio a Santa Scolastica in molte parti d’Italia e anche all’estero. In particolare, fino a poco tempo fa si teneva una sontuosa processione in suo onore a Le Mans, in Francia, dove si narra che fossero traslate sul finire del VII secolo le sue spoglie. Anche a Montecassino, dove si è spenta, si tengono annualmente delle solennità culminanti nella messa pontificale in basilica, ma uno dei riti più antichi e suggestivi a lei dedicato si svolge a Corropoli, in Abruzzo, è il cosiddetto “culto del latte”, consistente in un corteo di donne incinte e madri con bambini che si abbeverano in segno di buon auspicio alla fonte de “la saìse”, in dialetto abruzzese “mammella”.
La terra di Scolastica e del suo gemello Benedetto, fondatore dell’ordine religioso dei monaci che prendono il suo nome, è un lembo aspro e suggestivo della Valnerina umbra, affacciato sui monti dell’appennino centrale. Norcia è una cittadina che si regge sul turismo e la produzione di salumi artigianali, fra cui il prosciutto di Norcia Dop. Rinomato il tartufo nero di Norcia, a cui è dedicata una sagra. A poca distanza si può godere ogni anno, fra la primavera e l’estate, lo spettacolo unico della fiorita di Castelluccio di Norcia.
Santa Scolastica Vergine, la sua vita
Santa Scolastica Vergine nasce a Norcia il 2 marzo 480. Sorella gemella del più noto e venerato San Benedetto da Norcia, fu avviata fin da piccola alla vita monastica dal padre Eutropio Anicio, discendente di un’antica famiglia senatoriale romana. La madre Claudia Abondantia Reguardati era una contessa di Norcia morta nel dare alla luce i due gemelli. Sebbene su Santa Scolastica si abbiano notizie biografiche frammentarie, a differenza della vasta produzione biografica, letteraria e iconografica dedicata al fratello, si sa che fu indirizzata dalla famiglia a studi classici nella capitale, al termine dei quali si dedicò totalmente a una vita claustrale, seguendo alla lettera la regola benedettina “Ora et labora”. Successivamente raggiunse il fratello a Montecassino, dove lo stesso aveva fondato un’abbazia e vi rimase per costruire un monastero di benedettine a Piumarola, dove vigeva la stretta osservanza del silenzio.
I due gemelli, nonostante fossero vicini, si vedevano solo una volta all’anno, dal libro dei Dialoghi di San Gregorio Magno si apprende dell’ultimo incontro fra Scolastica e Benedetto in una casetta a metà strada fra i rispettivi conventi. In quel frangente, la sorella esortò Benedetto a fermarsi a dormire ma lui, ligio alla regola, voleva tornare al monastero, ma all’improvviso scoppiò un violento temporale, accompagnato da tuoni e fulmini che lo convinse a restare, così passarono un’intera notte in preghiera. Soltanto tre giorni dopo Scolastica spirò. Era il 10 febbraio 543. Secondo la leggenda Benedetto seppe della sua morte da un segno divino nel vedere una colomba librarsi in cielo. Secondo la leggenda Scolastica fu martirizzata con l’amputazione del seno, per questo è considerata la protettrice delle partorienti ed è invocata anche per propiziare i temporali nei periodi di siccità.
Altri Santi che si festeggiano il 10 febbraio
Oltre a Santa Scolastica Vergine si festeggiano il 10 febbraio altri Santi e Beati, fra cui l’eremita San Guglielmo il Grande di Malavalle, la Badessa di Pavilly Santa Austreberta e i Santi martiri Caralampo, Porfirio e Bapto.