Santa Teresa di Gesù Bambino, il cui vero nome era Thérèse Françoise Marie Martin, ha passato una infanzia molto riservata funestata però dalla morte della madre per un tumore al seno, fatto che la colpisce in particolar modo facendola diventare molto introversa. Nasce a Alençon (Francia) il 2 gennaio 1873 e all’età di dieci anni si ammala gravemente ma la sua costante preghiera a Maria le da la forza per poter guarire e ricominciare una nuova vita; la bambina timida e un po’ complessata, piena di incertezze e molto sensibile e con una notevole fragilità emotiva, Thérèse Françoise Marie cambia totalmente diventando una ragazza energica e piena di vita. Decide di dover entrare in convento e per far ciò durante un viaggio di pellegrinaggio nel 1887 durante il Giubileo Sacerdotale per i 50 anni di sacerdozio papale, trova i modi più disparati per far accendere i riflettori su di lei: prima si arrampica sulla guglia della Madonnina a Milano, poi sulla Torre a Pisa e infine a Roma sulle mura perimetrali del Colosseo; ma non si limita a questo. Profondamente decisa a prendere i voti pur non avendo ancora superato il limite dei 18 anni, durante l’udienza udienza che il Papa Leone XIII riserva al suo gruppo di pellegrinaggio chiede direttamente al Pontefice di aiutarla a poter entrare immediatamente in monastero. Dopo soli quattro mesi Teresa fa il suo ingresso nel Carmelo di Lisieux, dove già stavano due sue sorelle, con il nome di Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, iniziando così un cammino di spiritualità che l’avrebbe fatta conoscere a tutto il mondo cattolico del suo tempo. Durante la permanenza nel carmelo de Lisieux infatti su consiglio della Madre Superiora comincia a redigere una sorta di diario; sui quaderni scrive quindi le sue riflessioni, le sue memorie ma soprattutto le sue crisi spirituali che le consentono di abbandonarsi nelle braccia di Gesù in modo da poter aspirare alla santità, che dovrebbe essere la meta finale di ogni persona.
Santa Teresa di Gesù Bambino, la patrona delle Missioni
Poco prima della Sana Pasqua del 1896 Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo si ammala di tubercolosi, causa che la porterà alla morte nel mese di settembre dell’anno successivo. In tutto questo periodo ella deve combattere, oltre alla malattia, contro un nuovo nemico che la sta incalzando: la progressiva mancanza dei vari propositi di fede che l’avevano fin li sorretta. Nonostante tutto ciò Teresa continua a vivere in serenità la vita del Carmelo continuando non solo a mantenere i suoi diari ma anche a scrivere le sue ultime due delle otto opere teatrali fino a quando, per l’aggravarsi delle sue condizioni, fu ricoverata presso l’infermeria del Carmelo dove vi rimase fino alla morte avvenuta il 30 di settembre. La sorella Pauline prese i diari e i vari scritti e con l’aiuto di Madre Agnese, superiora del Carmelo, li suddivise e intraprese l’iter per la loro eventuale pubblicazione che avvenne per la prima volta il 30 settembre dell’anno successivo all’anniversario della sua morte. Da questo momento la fama di Teresa percorre tutta l’Europa e non solo: in un’epoca caratterizzata un profondo materialismo e molto scettica sulla religione, la sua opera intitolata Storia di un’Anima scuote tutti gli ambienti intellettuali ed il mondo ecclesiastico. La sua spiritualità e il suo pensiero circa la metodologia per poter ricercare la santità viene chiamata Teologia della Piccola Via; questa consiste nell’avvicinarsi a Dio non esclusivamente nelle grandi azioni, ma soprattutto durante tutti gli atti che si effettuano giornalmente anche i più insignificanti ma con la condizione di effettuarli esclusivamente per amore di Dio e non per interesse personale. Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo è dal 1929 Patrona delle Missioni, pur non essendo mai stata missionaria, proprio per il suo spirito di trasformazione individuale.
Gli altri Santi del giorno
Il 1 ottobre vengono ricordati i seguenti Santi: San Geraldo Edwards, San Vasnulfo (Vasnolfo) Santi Verissimo, Massima e Giulia, San Romano il Melode. Vengono inoltre ricordati i seguenti beati: Beati Cristoforo Buxton, Gaspare Hikojiro ed Andrea Yoshida, Edoardo Campion e Roberto Widmerpool, Antonio Rewera, Edoardo Jame e Rodolfo Crockett.