Nella giornata odierna la città di Bergamo celebra il proprio santo patrono, Sant’Alessandro. Nel corso della sua omelia, il vescovo della città lombarda, Francesco Beschi, ha lanciato un messaggio importante incentrato sulla compassione: “Il comandamento dell’amore fraterno, che abbiamo sentito risuonare nel Vangelo, è connotato da due caratteristiche: l’esemplarità dell’amore di Gesù e il dono della propria vita. È a queste caratteristiche che vogliamo ispirarci nella festa del nostro Patrono, Sant’Alessandro”, ha detto nel suo pontificale di questa mattina. Tra le varie espressioni dell’amore offerte da Gesù ai suoi discepoli, ha proseguito il vescovo, c’è anche la compassione. “La compassione è passione: amare e insieme soffrire. Perché la compassione diventi virtù, dunque scelta morale e stile di vita, è necessario che si alimenti a qualcosa di più profondo dell’emozione e del bisogno: deve trasformarsi in un sentimento”, ha proseguito il vescovo di Bergamo che, riferendosi al santo del giorno, nonché patrono della città ha concluso: “La testimonianza eroica di Sant’Alessandro ci renda capaci di esercitare la virtù della compassione nella Chiesa e nella città di tutti”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
CELEBRAZIONI PER IL PATRONO “CAMMINIAMO INSIEME”
Si è tenuta alle ore 10:30 la prima delle due Messe presiedute dal vescovo Francesco Beschi, in occasione della festa di Sant’Alessandro in quel di Bergamo. Il monsignor ha rivolto il proprio pensiero alle numerose vittime da coronavirus, e ai loro cari, dicendo: «Nella pandemia che ha colpito così duramente Bergamo la nostra forza morale si è rafforzata grazie alla fede. Ci attendono ancora mesi di grande impegno, non solo dal punto di vista della salute e dell’emergenza sanitaria, ma anche nel lavoro, nella scuola e nelle fragilità. L’augurio è di continuare a camminare insieme grazie alla forza interiore alimentata dalla fede e condividere fatiche ma anche soddisfazioni». Le vittime da covid-19 sono state ricordate anche nella preghiera, e il vescovo ha riflettuto durante l’omelia sul tema della compassione, sottolineando come la pandemia abbia causato tanto dolore ma ha anche messo in moto delle azioni di umanità, vicinanza, aiuto e solidarietà, come mai si era visto prima in tempi moderni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SANT’ALESSANDRO DI BERGAMO, IL 26 AGOSTO È GRANDE FESTA NELLA CITTÀ OROBICA
Giornata di grande festa oggi a Bergamo, per la celebrazione di Sant’Alessandro, il patrono della città orobica. Si inizierà proprio in questi minuti, alle ore 10:30, quando il vescovo Francesco Beschi presiederà la Messa solenne nel duomo della Città Alta, evento che verrà trasmesso in diretta su Bergamo Tv nonché in streaming sullo spazio web dell’Eco. Le celebrazioni proseguiranno poi alle ore 17:00 con la recita dei Vespri e quindi la seconda messa delle 18:00, presso la basilica dedicata al patrono cittadino in Colonna. A chiusura della serata, il concerto del pianista Giuseppe Albanese presso lo spazio all’aperto del «Lazzaretto on stage», che intratterrà il pubblico suonando dei brani di Beethoven e di Schubert, un evento di grande risonanza vista la fama internazionale dello stesso pianista. Inoltre, in centro, si terrà la tradizionale fiera con bancarelle, attività didattiche, degustazioni, dimostrazioni e molto altro. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SANT’ALESSANDRO: L’EX LEGIONARIO D’EGITTO DIVENUTO PATRONO DI BERGAMO
La Chiesa celebra oggi, 26 agosto, Sant’Alessandro, il patrono di Bergamo. Sono molti coloro che in queste ore riceveranno gli auguri, visto che il nome “Alessandro” (e ovviamente anche Alessandra), è senza dubbio uno dei più diffusi nella nostra penisola. Originario dell’Egitto, la sua storia è decisamente avventurosa, in quanto legionario salvatosi dall’eccidio di Agaunia nel 303, che riuscì a sfuggire due volte al carcere prima di venire martirizzato proprio in quel di Bergamo, città che viene considerata la sua seconda patria (a lui è dedicata la cattedrale cittadina). C’è comunque da fare una precisazione in quanto sono molti i “Sant’Alessandro” celebrati dalla Chiesa, e oltre al 26 agosto la data più ricorrente per questo onomastico è il 26 febbraio, giorno in cui viene celebrato il settimo Papa della Chiesa Copta. Da segnalare anche la data del primo aprile, per Sant’Alessandro di Sicilia, e infine, quella del 3 maggio, giorno in cui viene festeggiato Sant’Alessandro Papa e martire, patrono del comune siciliano di Barrafranca, in provincia di Etna. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SANT’ALESSANDRO, IL 26 AGOSTO SI CELEBRA IL PATRONO DI BERGAMO
Sant’Alessandro di Bergamo che si celebra il 26 agosto rappresenta la storia antica della religione cristiana. Il Santo, infatti, è tra i primi ad essere canonizzato anche se sulla sua biografia ci sono ancora dei risvolti da scoprire. Si sa che Alessandro nacque a Tebe nel III secolo e morì a Bergamo il 26 agosto 303. Da quanto si apprende dai tardivi atti del suo martirio, si sa che Alessandro era un soldato della legione Tebea. Quest’ultima era composta da soldati guidati dal generale romano Maurizio, anch’egli venerato nella religione cattolica come San Maurizio. Mentre la legione si spostava dalla Mesopotamia verso l’Africa, arrivò l’ordine da parte dell’imperatore Massimiano di perseguitare tutti i cristiani che si trovavano lungo la strada. I soldati della legione erano cristiani e, di conseguenza, si rifiutarono di eseguire gli ordini. Come punizione Massimiano cominciò a decimare l’esercito per fare da monito ai soldati restanti. Purtroppo neanche questo servì a convincerli e la decimazione dei soldati proseguì. Venne ucciso un soldato ogni dieci, tanto che arrivati nei pressi di Saint Moritz la legione era praticamente sterminata, tranne alcuni superstiti.
Tra questi c’era Alessandro che scappò dirigendosi verso Milano dove c’era la corte dell’imperatore. Purtroppo venne riconosciuto e fatto prigioniero. Trovandosi al cospetto dell’imperatore gli venne chiesto di abiurare la fede cristiana ma al suo categorico rifiuto venne fatto prigioniero. Grazie all’aiuto del Vescovo di Milano riuscì a scappare alla volta di Como. Durante il tragitto, si racconta che la sua aura di santità si manifestò attraverso la capacità di resuscitare un morto. Venne, quindi, nuovamente riconosciuto e ricondotto davanti all’imperatore. Questa volta non si limitò a riconfermare la sua fede cristiana, ma distrusse anche un ara eretta in onore degli dei romani. Per questo venne condannato alla decapitazione che non poté essere compiuta per dei prodigi che si verificarono. I carnefici furono colti da una sorta di malore che gli bloccò le braccia. Quindi, fu di nuovo imprigionato e destinato a morire di stenti. Alessandro riuscì anche questa volta a fuggire verso Bergamo e fu ospitato da cristiani del luogo. Qui si dedicò alla predicazione e alla conversione della gente del luogo fin quando non venne riconosciuto e, questa volta, decapitato. Era il 26 agosto 301. Si racconta, inoltre che una vedova raccolse i suoi resti, identificati attraverso i gigli spuntati grazie al sangue del santo caduto sul terreno. Li portò nel suo podere dove venne costruita una cattedrale in suo onore e distrutta successivamente con la costruzione delle Mure Venete.
Sant’Alessandro, i festeggiamenti a Bergamo della quale è patrono
Sant’Alessandro di Bergamo si festeggia il 26 agosto ed è patrono della città. Durante le giornate festive vengono compiuti riti religiosi e civili che ripercorrono le imprese del santo. Giochi, balli e stand gastronomici animano la città di Bergamo, grande devota. La città di Bergamo è divisa in: Città Bassa e Città Alta. Visitando quest’ultima è possibile ammirare antichi monumenti come la Torre Civica, il Palazzo della Ragione, la Fontana Contarini, il Duomo di Sant’Alessandro e la Basilica di Santa Maria Maggiore. Le Mura Venete dividono la città in due e sono state inserite tra i Beni del Patrimonio Unesco. Bergamo è anche detta la Città dei Mille per via del cospicuo numero di volontari che seguì Garibaldi nell’eroica spedizione.
Gli altri Santi di oggi
Il 26 agosto, insieme a Sant’Alessandro di Bergamo si festeggiano la Madonna di Czestochowa, San Massimiliano di Roma, Santa Teresa del Gesù, Sant’Oronzo e San Vittore.