Nella giornata del 12 settembre, la Chiesa cattolica romana celebra il ricordo del Santissimo nome di Maria, un momento di culto mariano invocato dal clero nel XII secolo per rafforzare i dogmi e il culto legati alla Madre di Gesù Cristo. Concessa all’inzio alla sola diocesi iberica di Cuenca nel 1513 da parte di papa Giulio II, la celebrazione del Santissimo nome di Maria fu estesa a tutta la comunità cattolica da papa Clemente X all’intera comunità di Spagna nel 1671. Da quel momento la Chiesa iberica tutta festeggiò la ricorrenza dedicata al Santissimo nome di Maria Madre di Cristo.
In quel tempo la celebrazione era datata nel giorno del 15 settembre: in seguito, nell’anno 1683, papa Innocenzo XI Odescalchi la rese patrimonio liturgico e canonico di tutta la Chiesa spostandone però la data al 12 dello stesso mese. Il Santissimo nome di Maria è patrono di Buti, Cecima, Capriva del Friuli, Quarto e Osiglia, per citare solamente alcuni dei tanti comuni e diocesi che dedicano alla giornata del 12 settembre messe solenni, processioni, momenti liturgici, di preghiera e raccoglimento, ma anche sagre paesane e momenti conviviali di ritrovo popolare. Molto importante è la giornata soprattutto per l’ordine di monache tedesche, le Suore missionarie del Santo Nome di Maria.
Santissimo nome di Maria, come viene celebrato dalla Chiesa?
Qual è lo spiritò che portò la Chiesa a ufficializzare il Santissimo nome di Maria? Fu proprio la necessità di dedicare al nome della Madonna, Maria, la dolcezza del nome in assoluto più dolce dopo quello di Gesù, al punto che ancora oggi Maria è uno dei nomi in assoluto più presenti nelle anagrafe del mondo con varianti o in purezza. Nel nome di Maria si dipartono altri tre nomi Santissimi che celebrano il 12 settembre: ‘Ave, Maris Stella’, in quanto astro luminoso e riferimento, come lo è la stella Polare, per tutti i devoti che cercano nelle tenebre un astro che li guidi verso il cielo, verso Cristo e Dio. Dall’ebraico Maryam il nome Mare, perché la Madonna è l’Oceano di bontà e dolcezza nel quale si ritrovano le foci di tutti i fiumi che conducono verso un’immensità di Grazie e Amore e Amarezza, la dolce vita accanto al Figlio che le fece vivere un martirio pre-annunciato dai voleri del Padre stesso.
La Madonna consapevole della fine del proprio Figlio santissimo accetta nel nome di un’amara maternità i voleri di Dio e ciò la rese ancora più luminosa nella misericordia dei credenti. Tra i più grandi sostenitori di questa festività ci fu il grande S. Bernardo che ci ricorda e ricorda a tutto il popolo di Cristo che nel momento del bisogno, della paura, della solitudine e delle difficoltà della vita, invocare il nome di Maria è fonte di superamento di ogni problema, basta quello, pronunciato con il cuore o con le preghiere per questo scritte, perché dalla bocca il nome arrivi al cuore e tutto possa trovare la giusta collocazione, in termini spirituali ma anche esistenziali. Ovviamente è anche l’occasione non solo di celebrare il nome ma il grande amore incondizionato, la maestosità di una sentimento materno consapevole della difficoltà di vivere accanto al Messia, ma con la forza che angeli e Spirito santo le concessero per affrontare le gioie e il dolore finale di vivere la crocifissione.
Gli altri Beati di oggi
Nello stesso giorno la Chiesa romana celebra, tra i tanti, anche: Beati Apollinare Franco e compagni, Martiri; San Francesco Ch’oe Kyong-hwan, martire; Santa Cesarea, Vergine e Martire; San Guido di Anderlecht, Pellegrino.