Oggi a Misilmeri si è celebrato il funerale di Sara Campanella: la studentessa 22enne uccisa da un collega universitario dopo un rifiuto amoroso
Si è celebrato nella giornata di oggi il funerale della studentessa 22enne Sara Campanella, uccisa lo scorso lunedì da un collega universitario – il 26enne Stefano Argentino – incapace di accettare il rifiuto amoroso della giovane vittima: un momento decisamente sentito e che ha attirato nella piazza di Misilmeri (in provincia di Palermo, nonché residenza della studentessa) adiacente alla chiesa d San Giovanni Battista centinaia e centinaia di persone per l’ultimissimo saluto – accorato e straziante – a Sara Campanella.
La funzione per Sara Campanella è stata presieduta e celebrata dall’arcivescovo palermitano Corrado Lorefice che si è lanciato in una riflessione sul male, sul rifiuto e sulla morte; mentre in chiesa per l’ultimo saluto formale alla ragazza erano presenti anche dei sindaci di Misilmeri e Messina – rispettivamente Rosario Rizzolo e Federico Basile -, il presidente regionale Renato Schifani, il deputato Gaspare Vitrano, un delegato del sindaco palermitano (impossibilitato a partecipare) Roberto Lagalla e la rettrice dell’università di Messina – che la ragazza frequentava con studi ormai quasi giunti al termine – Giovanna Spatari.
Sara Campanella: l’omelia dell’arcivescovo Corrado Lorefice durante il funerale a Misilmeri
La funzione a Misilmeri è stato un momento molto toccante per l’intera comunità sconvolta dalla morte di Sara Campanella e durate la sua omelia l’arcivescovo monsignor Lorefice si è detto “sconvolto, senza parole” per il giovane “corpo martoriato” della 22enne e la sua “vita (..) rubata [ai] ai cari genitori Cetty e Alessandro, al fratello Claudio, ai familiari, al fidanzato, agli amici, alla città intera” in modo a dir poco “crudele”: un femminicidio per il quale “si vorrebbe solo stare in silenzio e piangere sommessamente“, ma senza lasciare che “il male” possa mai avere “l’ultima parola” sulla vita.
La morte di Sara Campanella – ha continuato l’arcivescovo nella sua omelia – dovrebbe insegnarci ora che “solo se ci amiamo gli uni con gli altri saremo felici” perché solamente “il rispetto della dignità dell’altro” può essere una concreta “garanzia di un futuro umano” nel quale potremo vivere in “città sicure, libere da (..) violenza e sopraffazione”; mentre al termine della funzione, leggendo l’ultimo messaggi scritto da Sara Campanella a quello che sarebbe diventato il suo relatore della tesi universitaria, la rettrice di Messina Giovanna Spatari ha annunciato che alla 22enne sarà conferita la laurea ad onorem.