Le note proprietà benefiche di frutta e verdura? Panzane. Da oggi potrete rimpinzarvi di carboidrati, cibi fritti, colesterolo e grassi puri senza toccare una carota che il vostro organismo non ne risentirà. Questo, in sintesi, è il senso di una notizia che ultimamente sta avendo risonanza mondiale. Partita dal Journal of the National Cancer Institute, autorevole rivista Britannica specializzata, è stata accolta come oro colato da molti giornali, come il Guardian che affermava «Scarsa l’efficacia di frutta e verdura contro i rischi di cancro» e «Una ricerca evidenzia il modesto rapporto fra le cinque porzioni al giorno e la prevenzione del cancro».
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– La ricerca che dimostrerebbe che frutta e verdura non servono a prevenire il cancro, pubblicata dal «Journal of the National Cancer Institute» è stata condotta, in un arco di tempo di 9 anni, in dieci Paesi europei su un campione di mezzo milione di persone. L’ équipe che ha condotto la ricerca che demolirebbe la tesi secondo la qualer frutta e verdura prevengono i tumori è stata coordinata dal dottor Paolo Boffetta del Tisch Cancer Institute della Mount Sinai School of Medicine di New York. Secondo l’esito della ricerca chi fa uso di frutta e verdura regolarmente si ammalerebbe di cancro con una percentuale inferiore rispetto alla norma di solo il 3 per cento
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Quindi possiamo bandire frutta e verdura dalla nostra alimentazione? Tutt’altro. I ricercatori che hanno condotto la ricerca che dimostrerebbe l’inefficacia del consumo di frutta e verdura contro la lotta ai tumori si sarebbero basati, infatti, su questionari che i partecipanti compilavano da soli, con il rischio di rendere poco attendibili le risposte. Inoltre, Andrea Ghiselli, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (Inran), intervistato da Il Corriere delle Sera, in merito alla presunta inefficacia di frutta e verdura nella lotta ai tumori, afferma: «Attenzione, dire che frutta e verdura sono inutili contro i tumori è un atto di insensibilità nei confronti dei cittadini, che per di più non aspettano altro: un’affermazione simile può infatti sembrare a molti una valida scusa per non dover più riempire il piatto di insalata». Secondo Ghiselli sono stati messi «in uno stesso calderone anche forme di cancro che non sono direttamente influenzabili con l’alimentazione». Significherebbe «che per i tumori che dipendono da ciò che mangiamo l’effetto è ancora più ampio, come già del resto sappiamo. Il rischio di tumore al colon, ma anche di cancro al seno o alla prostata, diminuisce se la dieta è ricca di frutta e verdura. Per di più, leggendo attentamente i dati, si vede che l’effetto protettivo è marcato in chi beve, sui tumori correlati ad alcol e fumo: vuol dire che i vegetali possono almeno in parte “rimediare” ai danni di uno stile di vita non salutare».