Il mondo intero è in apprensione per la cosiddetta “Nuova Sars”, così chiamata perché simile al virus sviluppatosi una decina di anni fa, ma considerato più aggressivo. Può colpire, con gravi infezioni, le vie respiratori anche se il contagio da persona a persona avverrebbe solamente in caso di stretto contatto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiesto agli Stati di concentrare particolare attenzione nel monitoraggio della situazione e ha invitato ad aumentare il livello allerta. Il coronavirus responsabile della sindrome influenzale ha, per il momento, contagiato, 30 persone, e ne ha ucciso 20. Diffusosi inizialmente negli Emirati Arabi, sono stati registrati dei casi anche in Europa: in Gran Bretagna, Germania e Francia. Si è trattato sempre di persone che erano state in Medioriente. Per il momento, il ministero della Salute ha assicurato che, in Italia, non sono stati ancora registrai dei contagi. Per ora, non sono state ancora adottate particolari misure di protezione nei punti di ingresso dei viaggiatori che si recano all’estero, né restrizioni alcune dei movimenti delle persone o delle merci. Si ipotizza che il ceppo originario della malattia si trovi in una specie animale, forse, ma è tutt’altro che sicuro, nei pipistrelli.