Sativex è il nome di un farmaco a base di Cannabis che entro il 2015 dovrebbe essere lanciato sul mercato in Francia e distribuito in tutte le farmacie. Il medicinale è già disponibile in circa venti paesi del mondo come ad esempio il Canada, alcuni Stati Uniti d’America, il Regno Unito e la Spagna. A dimostrare la possibile legalizzazione del farmaco, sarebbe la stesura di un documento in ambito parlamentare riguardo la cannabis terapeutica. Inoltre l’agenzia nazionale di sicurezza del farmaco e dei prodotti sanitari (ANSM) ha già ricevuto lo scorso luglio la richiesta per poter lanciare il prodotto sul mercato e si esprimerà a riguardo entro fine ottobre. Le premesse fanno però presumere che si giungerà all’approvazione da parte dell’agenzia e il medicinale verrà prescritto per i casi di spasticità dovuta a sclerosi da placche così come previsto dall’autorizzazione commerciale in sede UE. In particolare il Sativex è uno spray composto da molecole di tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD). In un paio di occasioni si è potuta constatare la decisione da parte della classe medica francese di spingersi verso questo ti po di trattamento alternativo. Nell’ottobre 2012 ad esempio, a Lione si era tenuto il congresso del Comitato Europeo per il trattamento e la ricerca sulla sclerosi a placche (Ectrim) e i dottori francesi erano stati scoraggiate da parte delle istituzionali locali a partecipare all’evento. I medici comunque hanno deciso di prendervi parte e il 5 giugno scorso si è così giunti a permettere l’immissione di farmaci “contenenti cannabis o loro derivati”, vietando però il consumo e il possesso della sostanza in questione. Il decreto legge che prevede l’autorizzazione proibisce rigorosamente “l’autocoltivazione di cannabis e il possesso di prodotti artigianali”. Si resta perciò lontani dalla strada della legalizzazione anche se ovviamente non sono mancate le critiche dei più tradizionalisti e il conseguente dibattito politico. Gli esperti di sclerosi da placche sembrano aver reagito positivamente alla novità e tengono a specificare in primis che “la presenza del cannabidiolo controbilancia gli effetti deleteri del THC”, come ha dichiarato Amine Benyamina, tossicologa dell’ospedale universitario Paris-Soud -Paul-Bousse di Villejiuf. A riguardo sono di rilievo anche le parole del prof. Thibaul Moreau, capo del servizio di neurologia del CHU di Dijon:
“Molti pazienti ci confidavano che si procuravano cannabis per alleviare il dolore provocato dalle contrazioni e si non si trattava di consumatori abituali di droga”. Ovviamente il Sativex non ha nulla a che vedere con le droghe e ha tutti i vantaggi di essere stato messo a punto da test clinici. Stando alle parole del professore il farmaco dovrebbe provocare un rilassamento e andare a sostituire il consumo di droghe leggere cui ricorrono alcuni pazienti. Un’operazione come questa resta comunque in grado di aprire un dibattito coi più ferventi sostenitori della legalizzazione per uso terapeutico. Come già è successo in alcuni paesi degli Stati Uniti, come ad esempio la California, la compravendita di Marijuana per fini farmaceutici è sfociata nella costituzione di un mercato legale certamente non legato all’ambito medico. In questo Stato federale è possibile acquistare lo stupefacente con una semplice ricetta medica, rilasciata senza troppe preoccupazioni, in appositi negozi. Il fine ultimo in questa situazione sembra più che altro volto a limitare un mercato nero legato alla criminalità organizzata. Ma può un’azione del genere fare da controbilancia ai potenziali consumatori destinati ad aumentare nell’ottica di una progressiva formazione di una “società tossica”? Questo il grande interrogativo cui si cerca di rispondere nell’ambito del dibattito che riguarda le droghe leggere. Naturalmente il provveddimento francese lungi dall’essere proiettato in questa direzione, come specificato dal decreto legge di giugno, ma attendiamo gli sviluppi di questa situazione con l’entrata in commercio del farmaco Sativex per poter valutare meglio gli scenari futuri.
(Mattia Baglioni)