Non sono coscienti, non hanno alcun segno di riconoscimento del mondo esterno: stato vegetativo, lo definisce la medicina. Uno stato che spesso e volentieri porta alla decisione di sospendere le funzioni vitali. Succede in caso di danni cerebrali profondi dovuti a incidenti o a malattie o anche attacchi cardiaci. Ci sono anche casi di persone che si risvegliano ma sono del tutto – apparentemente – incapaci di mostrare alcun segno di capacità percettiva del mondo intorno a loro e non riescono a comunicare in alcun modo seppure siano in grado di tenere gli occhi aperti. Non rispondono cioè ad alcun stimolo. Adesso i risultati di una serie di studi dimostrerebbe invece che esistono in queste persone dei segni di capacità di riconoscimento, segnali di percezione della realtà. Sono stati presi in esame tredici pazienti in stato vegetativo e le loro funzioni cerebrali sono state “mappate” con appositi strumenti. Le loro funzioni cerebrali sono poi state comparate con quelle di alcune persone in perfetto stato di salute. Il risultato è stato che quattro dei tredici pazienti in stato vegetativo avevano segnali elettrici provenienti dal cervello identici a quelli delle persone sane. Secondo il dottor Srivas Chennu che ha condotto lo studio, questo dimostrerebbe che le funzioni cerebrali che sottintendono alla coscienza attiva presenti in persone sane sono ben preservate anche in diverse delle persone in stato vegetativo. La conclusione è stata che se queste funzioni cerebrali sono intatte, allora anche le persone in stato vegetativo sono coscienti di quanto accade intorno a loro.