È stato assegnato il premio Nobel per la Fisica 2014 a tre ricercatori di origine giapponese: Isamu Akasabi, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura (cittadino americano) “per l’invenzione dei diodi a emissione di luce blu che hanno consentito di potenziare e rendere più brillanti le fonti di luce bianca consentendo un contestuale risparmio di energia”. Oltre al risparmio energetico, grazie ai Led è stato possibile avere lampade più efficienti e durevoli. L’invenzione dei Led ha permesso di produrre luce bianca. Akasaki, 85 anni, e Amano, 55 anni, lavorano insieme all’Università di Nagoya, mentre Nakamura, 60 anni, lavora alla Nicchia Chemicals, un’azienda di Tokushima. Una rivoluzione, in quanto diodi capaci di produrre la luce rossa e verde erano stati inventati da tempo e per trent’anni la comunità scientifica, prima dei tre scienziati giapponesi, non era riuscita a inventare diodi capaci di emanare luce blu. I led sono stati sviluppati tra il 1989 e il 1993. “Nuova luce per illuminare il mondo”, scrive il comitato del Nobel, che ha aggiunto: “sono riusciti dove tutti avevano fallito” e la “loro invenzione è stata rivoluzionaria. Come le lampade a incandescenza hanno rappresentato il ventesimo secolo, il ventunesimo secolo sarà identificato con le luci emesse dalle lampade a led”. Per i tre fisici un premio da 8 milioni di corone svedesi pari a 888.226 euro. (Serena Marotta)