È stato ricreato in provetta l’intestino artificiale, grazie alle cellule staminali contenute nell’intestino umano. Lo studio è del Children Hospital di Los Angeles. La notizia è stata pubblicata sull’”American Journal of Physiology”. «Abbiamo dimostrato che possiamo coltivare un piccolo intestino tenue in grado di essere completamente funzionale e che si sviluppa dalle cellule umane. Una pietra miliare nel nostro cammino verso la possibilità di aiutare, un giorno, i pazienti con insufficienza intestinale», affermano gli esperti americani. L’intestino artificiale, denominato Tesi (Tissue – Engineered Small Intestine), ha la capacità di assorbire gli zuccheri. Si potrebbe utilizzare, per esempio, nel trattamento della sindrome dell’intestino corto, che costituisce una delle cause principali di insufficienza intestinale nei bambini nati prematuri o con difetti congeniti. Lo studio per quanto riguarda il tessuto intestinale è stato effettuato anche da un’altra equipe di ricercatori americani. Si tratta dei professori James Wells e Jason Spence dell’ospedale pediatrico di Cincinnati, in Ohio, convinti che lo studio potrà servire ad aiutare le tecniche di trapiantologia. “E’ il primo studio a dimostrare che le cellule staminali umane pluripotenti possono essere indirizzate in laboratorio a formare in modo efficiente un tessuto umano con un’architettura tridimensionale e una composizione cellulare assolutamente simile a quella del tessuto intestinale”. In pratica i ricercatori hanno lavorato per creare l’endoderma, ovvero il tessuto presente nelle pareti interne di esofago, stomaco e intestino. (Serena Marotta)