Si celebra oggi il Fibonacci Day, una giornata particolare per ricordare il grande matematico pisano conosciuto soprattutto per la sequenza di numeri da lui individuata. La scelta della data non è casuale: in America, infatti, è abitudine scrivere la data anteponendo il mese al giorno (quindi 11-23) ma i quattro numeri 1-1-2-3 sono anche i primi (escluso lo zero) che compongono la nota successione di Fibonacci. Il matematico italiano nacque a Pisa verso il 1175, per poi trasferirsi ancora bambino in Cabilia, che attualmente rappresenta una regione dell’Algeria. Il padre, Guglielmo dei Fibonacci, era un rappresentante dei mercanti della Repubblica di Pisa che si era dovuto trasferire per lavoro in un altro Paese. Nel mondo arabo, Fibonacci ebbe modo di studiare la matematica, l’algebra e la geometria, discipline che in esso erano molto più all’avanguardia rispetto all’Europa. Il giovane mostrò subito una spiccata propensione per la materia, arrivando a pubblicare anche una sua raccolta di teorie che, approfondite negli anni, hanno rappresentato le basi della matematica moderna. Il libro si chiamava Liber Abbaci e la sua pubblicazione risale al 1202 circa.
Il Liber Abaci ha introdotto, in Europa, una grande quantità di concetti geniali e innovativi per la matematica del tempo, come per esempio, l’idea del numero zero, la numerazione decimale o il calcolo degli interessi. Infatti, all’epoca il mondo occidentale si esprimeva con i numeri romani e la numerazione greca, utilizzando l’abaco per le operazioni elementari. Il testo di Fibonacci, quindi, rappresentava un’opera rivoluzionaria e, come spesso accade nella storia, venne osteggiata. Si riteneva infatti che l’utilizzo dello zero portasse solo confusione nel calcolo e che potesse essere utilizzato a scopi politici, per creare codici segreti. Di conseguenza, nel 1280 il governo della città di Firenze proibì l’utilizzo della numerazione araba. Ma tale testo non si limitò a introdurre solo un nuovo sistema numerico ma riportò anche quella che viene definita Sequenza di Fibonacci. Essa consiste in una serie numerica in cui ogni cifra, intera e positiva, rappresenta la somma dei due numeri precedenti (quindi i primi numeri saranno 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8 e così via). L’importanza di tale successione sta nel fatto che il rapporto che sussiste tra un numero e il suo precedente è un numero irrazionale che tende a 1,618…e rappresenta anche il rapporto della sezione aurea. Tale sezione è in accordo con quella scoperta dalla Scuola Pitagorica greca in cui essa rappresenta il rapporto tra lato e diagonale di un pentagono regolare e, inoltre, la stessa trova applicazione anche in materie artistiche e di architettura come definizione di rapporto estetico perfetto. Questo concetto è stato ripreso ed è presente anche nell’Uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci.
La sequenza di Fibonacci, inoltre, è stata ritrovata anche in natura, soprattutto nella disposizione dei petali di alcune piante a fiori come: le spirali dei semi di girasole, le rose, i gerani e le scaglie del frutto di ananas. In campo matematico, l’importanza della sua sequenza è indescrivibile. Essa trova correlazione con i più importanti concetti applicativi scientifici, quali il Triangolo di Tartaglia per i numeri binomiali e l’Algoritmo di Euclide. La prima copia stampata del Liber Abbaci si è persa ma la seconda edizione, ristampata nel 1228 è conservata con cura a Roma. La sequenza, nel corso degli anni, è stata considerata universale, nel senso che sono stati trovati collegamenti con ogni campo dello scibile: dalla musica, con cui la matematica ha stretti contatti, al corpo umano, alla botanica e, in tempi moderni, all’informatica e l’elettrotecnica.