L’arrivo della primavera è un evento piacevole per tanti, ma non per tutti i bambini. In questo periodo infatti si registra un notevole aumento delle visite all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma rispetto ai mesi precedenti. Questo accade, spiegano gli esperti, perché gli emicranici sono molto sensibili a ogni tipo di cambiamento. Ad influire sono gli sbalzi termici oppure l’alternanza sole/pioggia, ma anche i cambiamenti del ritmo sonno/veglia che si registreranno soprattutto tra pochi giorni quando entrerà in vigore l’ora legale 2015. “In caso di cefalee ricorrenti la prima cosa da fare – ha detto all’AdnKronos Salute Massimiliano Valeriani, responsabile del Centro cefalee del Bambino Gesù – è rivolgersi al pediatra di famiglia per provare a capire se il mal di testa è espressione di emicrania (è così nel 60% dei casi), o sintomo di altre malattie come le infezioni delle vie aeree o di patologie cerebrali potenzialmente serie. Il secondo passo è contattare un Centro specializzato”.
Sta spopolando su Internet una spettacolare foto dell’eclissi di sole che questa mattina ci ha fatto alzare gli occhi al cielo. L’immagine mostra l’affascinante fenomeno dalla prospettiva del Sole, mostrando al di sotto una enorme distesa di nuvole: postata, twittata e condivisa migliaia di volte, la foto è in realtà un falso. L’amara notizia si è diffusa poco fa: non si tratta di uno scatto realizzato dalla Stazione Spaziale Internazionale (quella dove si trova attualmente Samantha Cristoforetti), come inizialmente era stato detto, ma di una immagine creata da un artista che in Rete si fa chiamare A4size-ska. La foto risale al 2009 e, come fatto sapere proprio dall’artista, è stata creata in ben 38 ore di lavoro.
La spettacolare eclissi di Sole e l’equinozio di primavera non sono le uniche sorprese che ci ha riservato questo venerdì 20 marzo 2015. Come fanno sapere gli esperti, infatti, oggi si è verificata anche la cosiddetta Superluna, così chiamata quando si trova alla distanza minima dalla Terra. “È questa la ragione per cui la Luna appare un po’ più grande, rispetto ad una normale Luna piena”, ha detto all’Ansa l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore del Planetario di Roma. Inoltre non è stato neanche necessario aspettare il buio per osservare la Superluna, ben visibile stamattina quando si è sovrapposta al Sole durante l’eclissi. Insomma, una giornata davvero speciale che ha offerto uno spettacolo assolutamente unico dando il benvenuto alla primavera.
L’equinozio di marzo segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. È un termine che deriva dal latino “aequinoctium”, ovvero “notte uguale al dì”. Segna in pratica il momento in cui giorno e notte sono in perfetto equilibrio, in cui la durata delle ore di luce è quasi uguale alle ore di buio. In passato tale fenomeno era legato al 21 marzo, data che fu scelta durante il concilio di Nicea del 325 d.C. Oggi la data non è più fissa in quanto si tiene conto dell’equinozio astronomico, quindi cade tra il 19 e il 21 marzo. Quest’anno quindi cade il 20 marzo alle ore 22.45 (UTC), ovvero alle 23.57ore italiane, e tale data rimarrà uguale sino al 2020. Poi dal 2044 potrà cadere anche d 19 marzo a causa degli anni bisestili. Cos’è un equinozio? In pratica due volte l’anno, a marzo tra il 20 e il 21, e il 22 o 23 settembre, il Sole brilla direttamente sull’equatore. Si tratta di due momenti che sono conosciuti come equinozio di primavera e equinozio d’autunno. Quando si verifica l’equinozio, l’asse di rotazione terrestre è perpendicolare alla linea che congiunge il centro della Terra al Sole e gli emisferi settentrionale e meridionale della Terra ricevono la stessa quantità di luce. Così succede che la gente dell’emisfero settentrionale accoglie la primavera, mentre le persone a sud dell’equatore danno il benvenuto all’autunno.
L’eclissi di Sole di oggi ha dato il benvenuto alla primavera, stagione che porta con sé il profumo intenso dei fiori appena sbocciati. Ma quali sono i fiori tipici di questo periodo? Ci sono le primule, di diversi tipi e molto colorate, oppure i narcisi dai colori giallissimi o bianchi, iris dalla varietà di colori: dal viola al giallo paglierino. Fino ai tulipani, economici e coloratissimi. E poi ci sono le amatissime margherite o le gerbere, molto simili ma che offrono una varietà di colori intensi e sono un po’ più grandi. Il vero simbolo della primavera sono i crochi, piccoli fiorellini bianchi e lillà. Ci sno anche i rami di ciliegio dai fiori rosa o i giacinti a forma di grappoli, gli anemoni o fiori di campo, anche questi offrono tinte molto particolari. Infine, ci sono le violette dai piccoli fiori viola.
Oggi, venerdì 20 marzo, Google ha dedicato due doodle per celebrare il prmo giorno di primavera, First Day of Spring, che sono visibili nei Paesi dell’emisfero Nord. Si celebra infatti l’equinozio di primavera, che inizierà alle 22.45, appna qualche ora dopo l’eclissi di Sole. Così per festeggiare questi due avvenimenti il motore di ricerca ha realizzato due doodle animati: uno sul primo giorno di primavera con fiori coloratissimi e uno che mostra l’eclissi, basta infatti cliccare sul sole al centro dei fiori per cambiare il doodle. Il doodle sull’eclissi solare è disponibile in Italia, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito, Islanda, Norvegia, Polonia, Lituania, Bielorussia, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia, Slovenia e Armenia. Quello sulla primavera, invece, è visibile in Italia, Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Svezia, Russia, Estonia, Lettonia, Mongolia, Tagikistan, Afghanistan, Nepal, Bangladesh, Sri Lanka, Georgia, Oman, Arabia Saudita, Iraq, Giordania, Egitto, Israele, Libia, Algeria, Marocco, Ciad, Romania, Bulgaria, Serbia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Albania, Groenlandia, Canada, Stati Uniti d’America, Messico, Portorico, Venezuela, Colombia, Panamà, Nicaragua, Honduras e Guatemala.
Mentre la luna oscura il sole regalandoci il fantastico spettacolo della prima eclissi totale dal 1999, c’è chi già pensa a quando questo straordinario evento si verificherà di nuovo. Il 21 giugno del 2020 un’eclissi del 20% sarà visibile in Italia ma solo in Sicilia. Altre due eclissi parziali si verificheranno il 25 ottobre del 2022 e il 29 marzo del 2025 ma dall’Italia non si vedranno benissimo. Il 12 agosto 2026 è invece attesa una nuova eclissi che sarà totale non lontano da noi, a Valencia e sulle Baleari, mettendo in penombra il nostro Paese. Il 2 agosto 2027 coloro che si troveranno in Sicilia potranno vedere un sole coperto per oltre il 90% e nel punto più a Sud del nostro Paese, l’isola di Lampedusa, l’eclissi sarà quasi totale.
L’eclissi di sole è un fenomeno che interessa tutti, ma c’è un aspetto da valutare, che è quello energetico. Infatti negli ultimi 10 anni si è sviluppato il ricorso alle forme di energia alternative tra le quali una parte importantissima è quella dell’energia solare. Al giorno d’oggi, l’Europa dipende per circa il 10,5 per cento dalle fonti di energia alternative e la mancanza del sole nel periodo di durata dell’eclisse causerà la perdita di una quantità di energia pari a 35mila megawatt, energia che tornerà ad essere disponibile solo dopo il termine dell’evento. Da qui la paura di alcuni blackout proprio nell’orario in cui diventa massima la richiesta di energia dato l’inizio dell’attività lavorativa in fabbriche ed uffici. Un problema per il quale le varie compagnie che distribuisco l’energia elettrica si sono preparate a risolvere con misure alternative. L’eclissi totale però non è solo un grande spettacolo da gustare da parte delle popolazioni, ma anche una opportunità di studio per gli astronomi che approfitteranno dell’occasione per portare avanti i loro studi sulla corona solare, che l’oscuramento dovuto all’eclissi rende più facilmente osservabile. Una delle cose sulle quali si concentrerà il lavoro degli astronomi è quella che riguarda la differenza di temperatura che esiste tra corona solare e fotosfera.
L’ultima eclissi di sole visibile in Italia risale all’11 agosto 1999, mentre andando ancora più indietro nel tempo troviamo un altro evento totale il 15 febbraio 1961. Un’altra eclissi si registrò il 3 ottobre 2005, ma fu visibile solo parzialmente dall’Italia. È bene ricordare che osservare un’eclissi totale non comporta alcun rischio per gli occhi, ma non è la stessa cosa nel corso di un’eclissi parziale, in quanto il sole continua ad emettere raggi ultravioletti, infrarossi e onde radio, la conseguenza è che una prolungata osservazione può provocare danni alla retina e portare addirittura alla cecità. Si tratta di quella che viene defnita cecità da eclissi o maculopatia solare. Avviene in pratica che la radiazione solare colpisce e danneggia i fotoricettori, ovvero i neuroni specializzati che si trovano sulla retina. Gli uomini sono dotati di due tipi di fotoricettori: i coni e i bastoncelli. I danni alla retina si verificano senza alcuna sensazione dolorosa e gli effetti sulla vista vengono avvertiti dopo alcune ore dal verificarsi del danno.
Samantha Cristoforetti, l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa) potrà godersi lo spettacolo dell’eclissi di sole a bordo della Stazione Spaziale. Lo scrive su Twitter, pubblicando un tweet dell’Esa, dove viene spiegato ai piccini cosa sta accadendo in questi minuti. «Vedere un’eclissi totale di Sole è molto raro – chiarisce l’Esa – Molte persone possono vederla una volta sola nella loro vita. Si tratta dunque di un evento possibile solo dunque per una coincidenza molto fortunata». In pratica Luna e Sole nel cielo sembreranno della stessa grandezza, seppure la Luna è 400 volte più piccola del Sole. Insomma l’astronauta si sta preparando al fenomeno per ammirare il “sole nero”. Una raccomandazione importante dall’Esa: «Bisogna ricordarsi di non guardare mai direttamente il Sole – conclude – anche con gli occhiali da Sole, altrimenti si rischiano danni agli occhi».
E’ tutto pronto per l’attesa eclissi solare che oggi, venerdì 20 marzo 2015, coincide con l’equinozio di primavera. In Italia il momento di massimo oscuramento sarà verso le 10.30 (alle 10.26 a Palermo, alle 10.31 a Roma e alle 10.32 a Milano) ma la vedremo solamente parziale, anche se al nord la copertura sarà più ampia. Il fenomeno verrà trasmesso anche in diretta streaming video dal sito del Cnr e da RaiNews24. Ricordiamo di non osservare l’eclissi a occhio nudo: è bene munirsi di un paio di occhiali da saldatore con indice di protezione numero 14, o di occhiali costruiti con materiali mylar o astrosolar che sono in grado di proteggere la vista. Vale anche se si utilizzano binocoli o telescopi. Per chi volesse fotografare il “sole nero”, per evitare foto mosse (dopo aver coperto l’obiettivo con il filtro) sarà necessario impostare la più grande lunghezza focale possibile, usando la velocità di scatto.
In Lombardia sono diversi gli eventi organizzati per poter assistere all’eclissi solare del 20 marzo. L’Osservatorio Astronomico di Brera metterà a disposizione anche il sito di Merate, di via Bianchi 46 per osservare il fenomeno. Per un numero massimo di 50 persone, dalle 9 alle 12. L’Osservatorio darà la possibilità di utilizzare il telescopio Meade con un filtro per il sole e un telescopio Coronado con filtro H alpha. Per info: e-mail: [email protected]; telefono 02-72320500 (9-12 – 14-16). Da Merate a Bisuschio (Varese): qui si potrà assistere all’eclissi nel piazzale del Comune di Bususchio, dalle 9 alle 12, per info: Tel: 348.1598599. Email: [email protected]. A Vigevano (Pavia) invece l’osservazione si terrà nel Castello di Vigevano, l’evento è organizzato dall’Associazione Vigevanese Divulgazione Astronomica che metterà a disposizione i telescopi. Seguirà una conferenza sul fenomeno. L’ingresso è gratuito. Per info: Telefono: 3926103981. Email: [email protected]. Altro appuntamento, dalle 9 alle 12, a Mairago (Lodi) presso l’osservatorio astronomico lodigiano di piazza Roma 2. Qui la partecipazione è a offerta libera.
Oggi il “sole nero” offrirà uno spettacolo indimenticabile. Ma per assistere al fenomeno dell’eclissi solare, gli esperti raccomandano di evitare una delle mode che in questi ultimi anni ha preso più piede, quella dei selfie. Infatti secondo quanto hanno indicato gli inglesi del Collegio di Optometria, lo scattarsi un selfie con la nostra immagine in linea con il sole potrebbe essere dannoso come guardare l’eclissi ad occhio nudo. Sempre in Gran Bretagna hanno diramato avvisi ai conducenti di auto di fare molta attenzione alla strada sulla quale stanno viaggiando. In Inghilterra infatti lo spettacolo dell’eclisse sarà anticipato rispetto all’Italia ed inizierà alle 8.30, ora nella quale il traffico sulle strade è al suo massimo, con il rischio quindi di incidenti. Gli inglesi saranno più fortunati degli italiani, in quanto l’oscuramento del sole durante l’eclissi sarà maggiore sul loro territorio, andando dall’84 per cento di copertura che si registrerà nella capitale, fino al 97 per cento che si registrerà in alcune zone della parte più settentrionale della Scozia.
Il 20 marzo 2015 tutti con gli occhi rivolti al cielo per l’eclissi solareche ci attende dalle 9.00 di mattina a mezzogiorno circa: con le dovute precauzioni, s’intende. Non sarà – almeno per quando visibile in Italia – un’eclissi totale di sole, ma lo spettacolo (se il tempo sarà bello) è garantito. E’ bene dotarsi di filtri solari e anche di occhiali appositi, evitando di indossare dei semplici occhiali da sole e utilizzare metodi fai da te (lastre o anche pellicola) per proteggere gli occhi. Vietato esporsi direttamente ai raggi solari che potrebbero danneggiare – anche in modo grave – la vista. L’eclissi è un fenomeno naturale abbastanza inusuale, che comprende l’oscuramento (totale o parziale) del disco solare ad opera della Luna, e che si verifica solamente quando Sole, Luna e Terra sono allineati e l’orbita della Luna si interseca con l’eclittica (ossia il cerchio massimo della sfera della Terra appoggiato sul piano costruito sui centri di Sole e Terra stessa) nel Nodo. In questa particolare occasione cade nel giorno dell’equinozio di primavera. L’ultima, visibile solamente in Nordamerica, porta la data del 23 ottobre 2014 e la prossima osservabile dall’Italia si ripeterà tra ben cinque anni, dunque il consiglio è di non perdersela. Saranno parecchi i centri che permetteranno la visione del fenomeno, tra di essi ci sarà l’Osservatorio di Sant’Apollinare, che ha già in programma un’apertura straordinaria con l’ausilio di due telescopi solari appositi, ma anche quello di San Pietro Avellana e di Pietralacroce.
Il fenomeno verrà trasmesso anche in diretta streaming video dal sito del Cnr (clicca qui) e da RaiNews24 (clicca qui).