I marziani esistono da 40 anni, ma non hanno l’aspetto che tutti immaginiamo. È questa la singolare rivelazione di Gilbert Levin, un ingegnere della Nasa che nel 1976 ha preso parte a una storica missione che ha dato il via a tutti gli studi successivi. Levin, infatti, è l’ideatore degli esperimenti a bordo dei Viking e oggi, all’età di 92 anni, torna sulla questione per spiegare al mondo la sua teoria sulla presenza di microorganismi su Marte. I suoi studi, come riporta Libero Quotidiano, partono da quello che è stato chiamato Labeled Release LR, un esperimento simile a quello utilizzato per il controllo dell’acqua potabile. Il test parte da un campione di liquido nel quale viene iniettato un nutriente. Se nella provetta sono presenti microorganismi, questi rilasceranno bolle di gas, segno della contaminazione microbica. Per cercare prove dell’esistenza della vita su Marte, Levin decise di iniettare in una provetta contenente il terreno marziano ulteriori nutrimenti, nella speranza che i microrganismi ne metabolizzassero almeno uno. Il processo portò a una reazione quando nel terreno venne iniettato un nutriente radioattivo: i gas si sprigionarono con grande rapidità nel primo giorno di prove per poi diminuire con il tempo. Questo, secondo Levin, spiegherebbe la presenza nel terreno di microrganismi, ma per dare ulteriore conferma a quanto scoperto, lo studioso decise di procedere con un nuovo test. Iniettò nel campione un trattamento approvato dalla Nasa, atto ad uccidere i microrganismi ma lasciando intatti gli agenti chimici capaci di dare responso positivo. Il test rivelò ancora una volta la presenza di microrganismi, convincendo Levis dell’esistenza della vita su Marte. Tuttavia, il test Lr è stato il solo a dare un risultato positivo, mentre gli altri due campioni, che non prevedevano l’utilizzo di acqua, hanno dato esito negativo. I testi, infatti, erano tutti differenti fra loro ma per la Nasa era sufficiente un solo risultato favorevole su tre. Negli anni successivi, però, il discorso si è spostato sull’attendibilità del test Viking, cosa che negli ultimi periodi ha portato Levin a compiere nuove indagini sulle rocce marziane assieme a l’astrobiologo Barry Di Gregorio. Per Gilbert Levin, quindi, è solo questione di tempo: presto ci sarà un annuncio ufficiale sulla scoperta della vita su Marte.