Sono 57mila le persone che in Italia ogni anno, secondo i dati della Società italiana di chirurgia, riportati in un articolo del sito improntaunika.it, perdono la vita per patologie legate all’accesso di peso. Tale eccesso porta a problematiche come l’apnea notturna, asma, patologie cardiocircolatorie che possono portare all’infarto, cancro, patologie epatiche, sterilità, diabete, artrite, ipertensione. Sempre secondo tali dati l’80% dei casi di diabete, il 55% di quelli di ipertensione e il 35% di casi di cardiopatia ischemica e tumori sono dovuti al sovrappeso e all’obesità. Ma molte persone si considerano semplicemente “grasse” non capendo e sapendo qual è il confine tra essere un po’ sovrappeso e obesità. Per capirlo, secondo la guida fornita dall’European association for the study of obesity, si può calcolare l’indice di massa corporea, dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell’altezza espressa in metri. Il cosiddetto “Body mass index” non deve superare il valore 25: in tale caso significa essere sovrappeso. Se supera il 30 si è obesi. Anche calcolare il girovita è indicativo: se supera i 102 centimetri nell’uomo e gli 88 nella donna, vuol dire essere obesi.
Affrontare questa problematica è difficile, perché il cibo è una dipendenza, esattamente come la droga e l’alcol, e come tutte le dipendenze significa avere dei problemi mentali da affrontare con l’aiuto di uno psicologo. Ma difficilmente un obeso ammetterà di avere tale problematica. Ci sono poi diversi tipi di chirurgia, come stringere lo stomaco in modo che più di tanto cibo non possa entrare. Interventi estremi. Adesso giunge notizia di un metodo che potrebbe essere più semplice, quello di un cerotto brucia grassi. La sua dote è quella di trasformare il tessuto adiposo bianco che si accumula soprattutto nella pancia, in tessuto bruno che brucia le calorie. Fino ad adesso è stato sperimentato sui topi, da un gruppo di ricercatori della Columbia University di New York e da quelli dell’università della Carolina del nord. Tale processo è già in uso con pillole o iniezioni, che comportano però anche effetti indesiderati. Il cerotto invece eviterebbe qualunque effetto collaterale: microscopici aghi che contengono particelle piene di molecole brucia grassi entrano nella pelle e “iniettano” le molecole. Sui topi è stato provato un ciclo di quattro settimane cambiando il cerotto ogni tre giorni: alla fine il grasso si era ridotto del 20%. Ma naturalmente l’unica vera cura è una dieta seria.