Il vero pericolo non è la stazione spaziale cinese Tiangong-1 in caduta sulla Terra, ma una tempesta solare che potrebbe portare il mondo alle condizioni di era preindustriale, bloccandolo per anni. Potrebbero volerci anche dieci anni per tornare a condizioni di vita simili a quelle che conoscevamo prima di questo evento. A parlarne è Roger Due su The Conversation: parla di una tempesta elettromagnetica come quella che nel 1859 mandò in tilt i telegrafi di tutto il mondo. Questa che è stata prevista però potrebbe avere conseguenze ben più gravi. L’articolo è stato ripreso questa settimana da Newsweek, che riporta le previsioni del docente di Scienze del Rochester Institute of Technology. Cosa potrebbe accadere se una tempesta solare colpisse la Terra? «Quando sulla superficie solare si verificano le “eiezioni di massa coronale”, ogni esplosione invia miliardi di protoni ed elettroni, in una sfera di plasma surriscaldato, nel sistema solare». Un evento non raro, ma solo una volta su 20 la “palla di plasma” creatasi dalle esplosioni sul Sole prende la direzione della Terra. E se avesse la potenza di quella del 1859, potrebbe distruggere reti elettriche e sistemi di comunicazione. Come riportato dal Corriere della Sera, non c’è molto tempo per prepararsi: la prossima grande tempesta solare potrebbe colpire in qualsiasi momento. E avremmo un preavviso di soli tre giorni prima del black out.
COSA SUCCEDEREBBE SE CI FOSSE UNA TEMPESTA SOLARE?
Una tempesta solare, più precisamente “tempesta di radiazioni solari”, dal punto di vista scientifico si verifica quando un’eruzione magnetica su larga scala accelera le particelle cariche nell’atmosfera solare a velocità molto elevate. I pronti possono attraversare i 150 milioni di chilometri dal Sole verso la Terra in soli 30 minuti. E quando la raggiungono possono penetrare nella magnetosfera che protegge la Terra. Lo Space weather prediction center delle National Oceanic and Atmospheric administration Usa (Nora) spiega che una volta all’interno della magnetosfera, le particelle vengono guidate lungo le linee del campo magnetico arrivando a penetrare l’atmosfera vicino ai poli Nord e Sud. Una tempesta solare di dimensioni minori può scaricare un’ondata di corrente nelle linee della linea elettrica, come accaduto nel 1989. Così – come riportato dal Corriere della Sera – resteremmo al buio per anni, senza Internet. Si fermerebbero le industrie, bloccati i trasporti. L’acqua andrebbe estratta da fiumi o pozzi a mano. Se il fenomeno fosse più imponente, come nel caso delle “solar weather storm”, le grandi quantità di particelle passerebbero attraverso la corona solare, raggiungerebbero la Terra, eccitando la magnetosfera terrestra. L’articolo, oltre ad evidenziare l’importanza delle energie alternative, elenca le contromisure possibili: dalla ristrutturazione delle reti elettriche mondiali al proliferare degli impianti solari familiari.