Si torna a parlare della sinestesia in merito al medico americano Joel Salinas che ha sottolineato come davvero possa provare il dolore che provano i suoi pazienti. Dal tocco, spesso effettuato con una mano, riesce a sentire sulla sua pelle la sofferenza degli ammalati. Un dono incredibile che ha raccontato la Bbc e che ha raccontato la storia di questo medico che nel 2008 ha iniziato a provare queste sensazioni all’Università di medicina di Harvard: “Mentre vedevo che praticavano il massaggio cardiaco a un uomo in arresto, sentivo la mia schiena stesa sul pavimento, la compressione sul petto e la sonda per far respirare che scendeva lungo la mia gola. Quando il paziente è purtroppo morto avevo la completa assenza di sensazioni fisiche”. Sembra un film di fantascienza, ma è la realtà anche se un caso rarissimo di sinestesia. Questo ha permesso a Joel Salinas di diventare in pochi anni un medico affermato e soprattutto di grande cuore.
COS’È LA SINESTESIA?
Ma cos’è la sinestesia di cui si è parlato in merito al dottore Joel Salinas? La sinestesia viene considerato un fenomeno percettivo/sensoriale. Questo indica con precisione una contaminazione dei sensi nella percezione. Il fenomeno in questione si può considerare neurologico che proviene da un secondo percorso cognitivo. Studi recenti hanno evidenziato che è un fenomeno davvero molto raro, addirittura si verifica su una persona ogni duemila. Sono due gli elementi che portano allo sviluppo della sinestesia da una parte l’inducer e cioè l’evento induttore e dall’altro il concurrent e cioè quello concorrente. L’esempio più solito che si fà è legato al pianto del bambino che viene associato a un colore come il giallo. Sono poi Grossenbacher e Lovelace nel 2001 a differenziare tra sinestesia percettiva e concettuale. La sinestesia esiste anche nella letteratura dove viene definita come figura retorica per l’accostamento di due parole che appartengono a due piani sensoriali differenti.