L‘allarme inquinamento atmosferico è molto alto nel mondo, tanto che il 90% degli abitanti respira aria inquinata. Purtroppo i rimedi esistono anche ma è molto difficile riuscire a farli applicare. Fare una passeggiata in più invece di prendere l’automobile, lasciandola ferma e utilizzandola solo quando strettamente necessario, cercare di tenere spenti termosifoni e condizionatori per evitare di andare a danneggiare ancora di più l’ambiente. Nel piccolo anche gesti significativi come prendere una volta alla settimana la bicicletta potrebbero nel giro di poco tempo cambiare la qualità dell’aria. Ormai siamo arrivati davvero a un punto di non ritorno e sicuramente c’è la necessità di fare qualcosa per fare in modo che il mondo sia in grado di tornare a far respirare ossigeno e non smog. Molto però dipende proprio da noi e dal nostro modo di vivere in un mondo che va sempre più ad alta velocità.
SETTE MILIONI DI MORTI L’ANNO
Purtroppo i dati legati all’inquinamento atmosferico continuano a dare delle risposte piuttosto preoccupanti. Basti pensare che i numeri ci dicono che il 90% dei cittadini del mondo respirano aria inquinata e sono addirittura sette milioni i morti l’anno per questo motivo. Le stime arrivano dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ci raccontano come l’allarme legato alle polveri sottili e ultrasottili si vanno ad aggiungere a quelli causati dall’uso di stufe a carbone o a legna che si utilizzano in casa per cucinare e riscaldare casa. I dati raccolti si basano su dati raccolti da 4300 città in 100 paesi per quanto riguarda l’anno 2016. I numeri sembrano essere invariati per quanto riguarda anche l’anno scorso. Pare addirittura che l’inquinamento atmosferico sia alla base del 24% delle morti per attacco cardiaco, del 25% degli ictus mortali e addirittura del 43% per le malattie polmonari ostruttive oltre al 29% per quanto riguarda i tumori al polmone.