La realtà non smette di stupire. Sia nel peggio che nel meglio. Dalle repentine aperture su Gaza ai droni e all'informazione "Made in Ue"
Gazaondo va proprio al contrario. Vuoi vedere che alla fine sarà proprio per merito di quell’odioso e sporcaccione di Trump che arriverà una tregua per Gaza? Roba da non credere, dopo tutti gli insulti che si è preso. E se fosse solo un’evidente e sporca provocazione per sabotare Landini, che stava già organizzandosi per venerdì prossimo? È la Cgil infatti il vero pericolo per l’amministrazione americana.
Eh sì, anche perché il “tycoon” ha perfino messo d’accordo tra loro molti Stati arabi che da decenni – ma nessuno in Italia se ne era mai accorto? – hanno in uggia proprio i palestinesi quasi più degli stessi israeliani; prova ne sia che nessuno degli straricchi Stati del Golfo ha mai proposto di prendersi in casa una fettina di profughi contribuendo così a risolvere il problema.
Per fortuna Il Messaggero annuncia al mondo – riprendendo le epiche news della Flotilla – che proprio grazie al sacrificio dei naviganti i pescatori di Gaza sono tornati a pescare e (stando alle foto) hanno preso un sacco di pesci.
Cosa c’entrano le due cose? Secondo il portavoce degli argonauti le forze armate israeliane, impegnate ed esauste per l’inseguimento delle barche a vela, hanno dovuto distogliere l’attenzione dalle coste e a Gaza se ne è subito approfittato. Ci sono un paio di giorni di sbavatura tra le due cose, ma evidentemente i marinai israeliani, sfiancati dall’inseguimento, hanno riposato esausti in porto per il weekend.
Insomma, alla fine Greta Thunberg questa volta in versione ittica ha comunque compiuto il miracolo di dar da mangiare ai poveri affamati.

D’altronde ho sempre pensato che bisogna stare attenti a pescare da quelle parti. Una volta arriva uno che comanda “Gettate le reti!” e, pur dopo una notte in bianco, ecco che le reti dell’impresa Pietro & co. improvvisamente si riempiono di pesci, un’alta volta lo stesso tizio li ha moltiplicati su in montagna sfamando cinquemila uomini: niente a che vedere con i leader della Cgil, che molti anni dopo avrebbero moltiplicato le presenze in piazza.
Comunque sia sono buone news; un altro mezzo miracolo e magari ci siamo.
Piuttosto c’è un’altra faccenda che invece dovrebbe preoccuparci, perché, zitti zitti, forse sono arrivati gli alieni e non se n’è accorto nessuno.
Pensate: ci hanno spiegato che da due settimane gruppi di droni arrivano puntualmente di notte da dove non si sa, stazionano indisturbati nel cielo degli aeroporti o delle basi NATO di mezza Europa, da Monaco a Copenhagen girano su e giù sopra di noi indisturbati e poi se ne vanno in silenzio e senza far danni senza che ne venga intercettato nessuno o tantomeno abbattuto.
Chi sono, perché non si fanno riconoscere e dribblano così abilmente gli intercettatori a terra? Putin è lontanuccio, nessuno li vede arrivare e ripartire: non avete pensato che potrebbero essere semplicemente gli alieni che stanno testando le emozioni dei terrestri?
Di sicuro sono una provvidenza per la fatina di Bruxelles che così può accelerare a riproporre il conto delle spese per costruire lo scudo stellare in attesa che qualche drone, come i pesci di Gaza, cada nella rete.
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