Scuola, dopo lo sciopero di oggi – 25 settembre – è tutto pronto per la manifestazione in programma domani, sabato 26 settembre – in Piazza del Popolo a Roma. Addetti ai lavori, studenti e genitori uniti per contestare le modalità di rientro in aula, una «falsa ripartenza» come spesso ribattezzato dai sindacati. La manifestazione scatterà alle ore 15.00 e sono attese centinaia di persone: aderiscono anche Cobas scuola e le principali associazioni studentesche, senza dimenticare le associazioni del civismo laico. In una nota, Cobas scuola ha spiegato: «La scuola deve restare aperta senza se e senza ma, la Didattica a Distanza (DAD) non è davvero insegnamento, non è seria didattica, al più “didattica dell’emergenza” che, oltre a danneggiare gli studenti, è impossibile da sostenere ulteriormente per le famiglie. Dunque, la strada per tenere aperte le scuole in adeguata sicurezza è solo una, quella che andava percorsa da mesi: massicci investimenti da fare subito, e che andranno recuperati successivamente con il Recovery Fund». (Aggiornamento di MB)
SCIOPERO SCUOLA, AZZOLINA NEL MIRINO
Scuola in sciopero in tutta Italia per mandare un messaggio al Governo ed in particolare al ministro dell’istruzione, Lucia Azzolina. Nelle grandi piazze dello Stivale sono in corso manifestazioni contro la “falsa ripartenza” dell’Istruzione e da Bologna arriva un messaggio forte e chiaro per il Miur. «Azzolina dimettiti / È solo l’inizio», è il coro intonato dai manifestanti. Intervenuta ai microfoni di Bologna Today, Ernesta Bevar, Usb Scuola Bologna, ha spiegato: «Oggi come Usb siamo in protesta e siamo molto preoccupati: questa è stata una falsa ripartenza. Sapevamo che senza investimenti sensibili in assunzioni, edilizia scolastica, diminuzione degli alunni per classe non avremmo risolto e così è andata». La Bevar ha poi messo in risalto: «Il problema è che noi abbiamo 1/6 del personale che resta e resterà precario per i prossimi anni perché la ministra si è incaponita a indire un concorso per titoli ed esami». (Aggiornamento di MB)
SCIOPERO SCUOLA, STUDENTI: “GOVERNO E AZZOLINA CI ASCOLTINO”
Prosegue oggi, venerdì 25 settembre 2020, lo sciopero della scuola italiana. Come vi abbiamo raccontato, addetti ai lavori, genitori e studenti in piazza contro i ritardi e le mancanze che hanno caratterizzato l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021. In programma cortei e manifestazioni in tutta Italia, da Milano e Roma passando per Genova e Napoli, con numerosi istituti chiusi. Sulla mobilitazione si è espresso così Alessandro Personè dell’Unione degli studenti: «La scuola è in ginocchio: la pandemia ha fatto scoppiare i problemi che la scuola subisce da anni e oggi manifestiamo in tutto il Paese perché vogliamo che il governo e la ministra ci ascoltino per costruire un piano di ripartenza in sicurezza ed in presenza dando una prospettiva chiara di innovazione radicale della scuola», riporta Agi. Ricordiamo che domani, sabato 26 settembre, è in programma la manifestazione nazionale a Roma, a Piazza del Popolo. (Aggiornamento di MB)
SCIOPERO SCUOLA OGGI 25 SETTEMBRE: LEZIONI A RISCHIO
Inizio complicato per l’anno scolastico, non solo per il coronavirus. Sciopero scuola oggi, venerdì 25 settembre 2020. È cominciata ieri la stagione degli scioperi e delle manifestazioni di piazza. Docenti e personale amministrativo iscritti ai sindacati Cobas Sardegna, Unicobas, Usb, Cub e Osa si fermano per chiedere un investimento sulla scuola di almeno 15 miliardi di euro, una riduzione del numero degli alunni per classe, un piano straordinario per l’edilizia scolastica con recupero del patrimonio immobiliare pubblico sfitto, assunzione immediata di tutti i precari ed estensione del tempo pieno in tutta Italia. Si mobilitano anche le associazioni studentesche, che oggi tornano a scioperare anche per il clima con sit-in in varie città d’Italia. Invece il Comitato Parità alla scuola ricorda che domani si svolgerà a Roma, in Piazza del Popolo, alle ore 15:30 una manifestazione nazionale a cui aderiscono i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil scuola, Snals, Gilda e Cobas scuola. Ma aderiscono anche le principali associazioni studentesche e molte associazioni del civismo laico.
SCIOPERO SCUOLA, STUDENTI E INSEGNANTI IN PIAZZA
In contemporanea con lo sciopero scuola di oggi, venerdì 25 settembre 2020, ripartono quelli per il clima. Oggi sono in sciopero i sindacati di base e gli studenti, ma non protesteranno tutti insieme. L’Osa sarà davanti al ministero a viale Trastevere, invece la Rete degli studenti medi e l’Unione degli studenti manifesterà a Montecitorio, mentre per gli studenti di Milano l’appuntamento è in Largo Cairoli. Divisi nella protesta, studenti e insegnanti condividono le stesse lamentele: ritardi e mancanze. I sindacati confederali con Snals e Gilda però hanno deciso di non scioperare durante le ore di lezione, invece i sindacati di base hanno tirato dritto. Questi ultimi peraltro li accusano di aver indetto uno sciopero, quello di sabato pomeriggio, “inutile e pretestuoso”, in quanto è fatto “da organizzazioni sindacali che hanno condiviso tutti i passaggi fatti dal Governo”. I disagi sono aumentati dal fatto che lo sciopero scuola di oggi si incrocia a Roma con quello indetto dall’Usb dei trasporti.
SCIOPERO SCUOLA: IERI “ADESIONE ALTA”
Lo sciopero della scuola è cominciato ieri. I sindacati che lo hanno proclamato parlano di “numeri incoraggianti” e di “molte scuole chiuse”, quindi di “una giornata positiva”. Per Luigi Del Prete, responsabile nazionale di Usb Scuola, la partecipazione dei lavoratori “è stata superiore alle nostre aspettative, molti docenti hanno partecipato per esprimere la paura di questo rientro”. All’agenzia Askanews ha spiegato che tra Roma e provincia oltre 10 scuole sono rimaste chiuse, ma anche a Milano. Per oggi sperano in un’adesione maggiore, con la partecipazione degli studenti al sit-in al Miur. “Chiediamo un rientro in sicurezza: molte scuole chiudono, si riparte con la Dad, si dimostra che quelle su edilizia ed organici erano solo promesse”. Bilancio positivo finora anche per Stefano D’Errico, segretario nazionale di Unicobas Scuola & Università. “Sono state tante le scuole chiuse, i dati forniti dal Ministero sono del tutto inattendibili. Una buona riuscita in particolare in Sicilia e in Lombardia, ma anche Roma e Napoli”.