A Storie Italiane si torna a parlare della scomparsa di Samira, la donna marocchina sparita da più di quattrocento giorni (esattamente da 487) da Stanghella, comune in provincia di Padova, e per cui in carcere vi è da mesi il marito Mohamed. Oggi è in corso una nuova udienza presso il tribunale di Rovigo in cui saranno ascoltati i famigliari della presunta vittima. Il programma di Rai Uno ha intervistato Bushra, la cognata della scomparsa (moglie del fratello di Samira), che ha chiesto la verità: “Speriamo che Mohamed dica la verità, non ha mai parlato, non ha mai detto nulla. Noi vogliamo sapere dove si trova Samira, dove è, speriamo che parli, vogliamo la verità”.
Il caso è decisamente complicato in quanto non c’è la scena del delitto e non c’è l’arma ma vi sono solo testimoni come riferiscono negli studi di Storie Italiane, di conseguenza, sempre che mai Mohamed venga condannato, non riceverà mai l’ergastolo, la pena prevista per l’omicidio volontario premeditato in Italia.
SCOMPARSA SAMIRA, L’AVVOCATO: “SAMIRA AVVISTATA? NON SAPPIAMO NULLA”
“Sulla scorta di quanto emerso da cronache, non vi pare vi sia nulla, non c’è il movente, non vi sono testimoni, non c’è il cadavere, penso che fa parte di quegli omicidi che portano molte volte ad un nulla di fatto in sede processuale. Il processo indiziario si, ma solo se vi sono elementi oggettivi”. A Storie Italiane è intervenuto anche il fratello di Samira, Aziz, che è sempre rimasto in silenzio negli ultimi mesi: “Voglio sapere dove è mia sorella, dove lui l’ha messa, tutti i giorni e tutte le notti la mia testa va lì. Secondo il cugino di Mohamed Samira è viva, non so, me l’ha detto lui mentre stavamo bevendo un caffè al bar”. Bushra riprende la parola: “Si lui ci ha detto ‘Ti garantisco al 100% che Samira non è morta è viva’, lo ha detto mentre eravamo al bar”. A quel punto interviene proprio il cugino proprio di Mohamed, che spiega: “Mohamed mi ha raccontato che uno in carcere a Verona gli ha detto di aver visto Samira a luglio”. L’avvocato Zacheo del pool difensivo di Mohamed: “Non siamo a conoscenze di queste cose, chiederò al nostro assistito e ne parlerà poi con il pool. Quando è stato arrestato in Spagna non era una fuga, aveva già il biglietto di ritorno, ha solo sbagliato a non informare gli inquirenti”.