Scritta antisemita a casa di Lidia Rolfi: “Qui ebrei”. Episodio avvenuto quest'oggi nella storica abitazione di Mondovì della deportata
SCRITTA ANTISEMITA A CASA DI LIDIA ROLFI: LA CONDANNA DEL SINDACO DI MONDOVI’
La deportata lavorò per l’Istituto Storico per la Resistenza di Cuneo e per l’Associazione nazionale ex deportati. Nel 1978, invece, scrisse “Le donne di Ravensbrück”, all’epoca la prima opera in italiano sulla deportazione femminile nei campi di concentramento in Germania. Nel 1997 uscì postumo il suo saggio sull’infanzia nel periodo della dittatura dal titolo “Il futuro spezzato”, con l’introduzione di Primo Levi, altro poeta deportato in tempo di guerra. “Un atto gravissimo che, da sindaco e da uomo, condanno fermamente – le parole del primo cittadino di Mondovì, Paolo Adriano – un fatto vergognoso che offende ed indigna Mondovì, Città Medaglia di Bronzo al Valor Militare nella Guerra di Liberazione, e tutti i monregalesi. Ci stiamo organizzando per rispondere con un’apertura straordinaria della Sinagoga di Mondovì: invito, quindi, tutti a partecipare per esprimere non solo vicinanza e solidarietà alla Comunità Ebraica, ma per affermare con forza la nostra appartenenza ad una società civile e democratica e condannare pericolosi rigurgiti di antisemitismo”