SCUOLA/ Istruzione e IA, un “patto” per non lasciare indietro nessuno

- Lettera firmata

L'intelligenza artificiale può cambiare in meglio il lavoro degli insegnanti e l'apprendimento degli studenti. Il Position Paper di Stem4Sud

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Riconosciuto da sempre come una potente forza per livellare il campo di gioco e promuovere l’equità sociale, il settore dell’istruzione è attraversato ora da una rivoluzione senza precedenti: l’ascesa dell’intelligenza artificiale (AI).

Mo Gawdat, ex Chief Business Officer di Google X, prevede che entro il 2029 l’intelligenza artificiale sarà un miliardo di volte più intelligente dell’essere umano più intelligente – un fenomeno chiamato “singolarità”.

La convergenza tra istruzione e intelligenza artificiale comporta immense implicazioni economiche, compresa la crescita a 8 trilioni di dollari del mercato dell’educazione entro il 2030, secondo un recente rapporto di Morgan Stanley Research. Questo quadro promettente si scontra tuttavia con la dura realtà: secondo l’Unicef 250 milioni di giovani non vanno a scuola e altri 600 milioni, mentre sono a scuola, faticano ad afferrare le nozioni di base. Il quadro è particolarmente grave e sta peggiorando nei Paesi meno sviluppati (Rapporto GEM UNESCO 2023). Ciò mina gli sforzi per raggiungere l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 4 (SDG4), che mira a un’istruzione inclusiva e di qualità per tutti, e l’impegno delle Nazioni Unite a non lasciare “nessuno indietro”.

Nei Paesi sviluppati, vari fattori, tra cui genere e status socioeconomico influenzano i risultati dell’apprendimento, e specialmente le carriere nelle discipline STEM (Science Technology Engineering & Math). In Italia, uno dei sette Paesi più industrializzati del mondo, il divario nei risultati scolastici è evidente – come riferito dal rapporto ISTAT ottobre 2023. Questo divario educativo ostacola anche la crescita economica e l’innovazione.

La disuguaglianza nel campo dell’istruzione ha conseguenze di vasta portata, incidendo non solo sulla coesione sociale ma anche sulla crescita economica e sull’innovazione. È fondamentale colmare questo divario e l’intelligenza artificiale offre uno strumento trasformativo per farlo. Come?

L’intelligenza artificiale ha la capacità di affrontare alcune delle sfide più significative nel campo dell’istruzione, ridefinendo le pratiche di insegnamento e di apprendimento. Attraverso l’apprendimento personalizzato, l’intelligenza artificiale adatta l’istruzione ai singoli studenti, rendendola più coinvolgente ed efficace. Migliora l’accessibilità, estendendo l’istruzione alle aree remote e alle comunità svantaggiate. Analizzando i dati, l’intelligenza artificiale fornisce informazioni preziose sul rendimento degli studenti, consentendo strategie di insegnamento più informate. Supporta gli educatori automatizzando le attività amministrative e offrendo risorse, consentendo loro di concentrarsi sull’insegnamento. L’intelligenza artificiale facilita inoltre l’apprendimento permanente e l’intervento precoce, garantendo che gli studenti siano dotati delle competenze essenziali. Inoltre, promuove l’inclusione soddisfacendo esigenze e stili di apprendimento diversi.

Il 2022 ha segnato un momento cruciale nella storia dell’intelligenza artificiale con l’introduzione dell’intelligenza artificiale generativa (GAI). La GAI sta trasformando radicalmente il modo in cui lavoriamo, viviamo e affrontiamo le sfide. Le sue notevoli capacità di apprendimento, l’adattabilità a nuovi input e la capacità di svolgere compiti simili a quelli umani l’hanno resa già indispensabile in vari settori.

Tutte queste trasformazioni radicali ci obbligano ad agire tempestivamente e con decisione per rimodellare il panorama educativo.

Questo è ciò che STEM4SUD si propone di fare, attraverso una collaborazione trasversale, multi-partner e intergenerazionale, per accelerare l’adozione etica e diffusa di AI, GAI e strumenti innovativi di educazione STEM nelle scuole d’Italia, a partire dalle regioni del Sud. Una raccolta di dati attraverso un sondaggio ludico rivolto a 10mila bambini di età compresa tra 9 e 17 anni sugli atteggiamenti e i pregiudizi nell’istruzione STEM serve come base per testare pratiche e modelli innovativi. Tra questi, workshops di insegnanti formati all’utilizzo di STEM Kits di ultima generazione, e il progetto pilota “Pagare gli studenti per fare gli studenti”. Questo progetto mira ad affrontare il fenomeno dei giovani NEET (Not in Education, Employment, or Training), giovani che non studiano, non lavorano e non sono in un percorso di formazione, e vengono troppo spesso allettati dall’alternativa della malavita spicciola o organizzata.

La convergenza fra educazione e AI ha il potenziale di rivoluzionare il nostro mondo. Spetta a noi assicurare che essa porti a un’educazione più equa, alla prosperità sociale, e alla crescita economica realizzando così la visione di estrarre il meglio dall’umanità e di avviarci verso un futuro migliore per tutti.

Sydney Savion, PhD è una pluripremiata CLO e presidente del comitato scientifico STEM4SUD
Paola Del Zotto Ferrari è direttrice di STEM4SUD
Carmine Esposito, PhD, è Ceo di LUMA Energia e amministratore delegato di EPM Srl, consiglio di amministrazione, STEM4SUD
Giovanni Vicari è direttore generale delle Scuole CEFA, consiglio di amministrazione, STEM4SUD

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