La scuola è ricominciata, e Marim si era stranamente presentata al centro di aiuto allo studio ancor prima di sapere se aveva bisogno in qualche materia
Marim era tornata dall’Egitto da pochi giorni, la scuola era cominciata e ora si trovava al centro di aiuto allo studio a chiedere quando avrebbero aperto le iscrizioni.
Sara, un’insegnante di inglese, si trovava lì ad aspettare un ragazzo che aveva bisogno perché avrebbe voluto tentare la certificazione in lingua inglese.
“Un attimo!” aveva risposto a Marim “non è ancora iniziata la scuola e sei già qui a chiedere? Magari quest’anno non ne hai bisogno, chi lo dice che non ce la farai da sola?”
Marim l’aveva guardata con molta sorpresa, come se stesse dicendo cose che non si sarebbero neanche dovute pensare.
“O sto dicendo qualcosa di sbagliato?” aveva aggiunto Sara visto che la ragazza non parlava, era come ammutolita.
“Anche se andassi bene in tutte le materie, ma è da vedere, io ho bisogno di voi” aveva reagito Marim, mentre entrava Riccardo per la sua lezione di inglese.
“Perché?” aveva domandato Sara facendo segno a Riccardo di aspettare un attimo.
“Perché? Semplice! Mi avete aiutato a imparare a studiare e in questo ho avuto qualcosa di più, mi avete trasmesso un amore alla vita di cui ho bisogno! Quindi prima ancora di sapere in quali materie mi dovrete dare una mano ho bisogno di stare con voi per tenere vivo l’amore alla vita che voi mi date. Ho bisogno di voi” aveva detto con determinazione Marim e si era piantata davanti a Sara con il volto duro, perché voleva una risposta.
“Fra poco inizia la scuola e vediamo, ma certo tu sei dei nostri, figurati!” aveva allora risposto Sara tranquillizzando Marim.
“Vedi, inizia la scuola e faccio fatica a pensare di ritornare sui banchi, era bello stare in vacanza in Egitto. Ma io so che venendo qui da voi andrò anche a scuola con quella passione alla vita, a tutto che incontro in queste stanze.”
Sara l’aveva guardata con un sorriso ampio, quella ragazza che aveva davanti voleva semplicemente vivere, per questo era arrivata al centro prima ancora che aprisse e iniziasse la scuola.
Allora aveva preso un foglio e aveva scritto il nome di Marim. “Sei iscritta – le aveva detto – poi regolarizzeremo l’iscrizione, ma tu vieni quando vuoi.”
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.