Si avvicina inesorabile la data del 14 settembre, giorno in cui riaprirà la scuola nella maggior parte delle regioni italiane, e di conseguenza, aumentano i dubbi e i timori da parte di studenti e genitori. Per cercare di fare chiarezza è intervenuto Paolo D’Ancona, medico epidemiologo dell’Istituto superiore di sanità, che ha risposto ad una serie di domande via Corriere della Sera. Si comincia parlando della quarantena, che non sarà automatica: “Non può essere la stessa applicata automaticamente per tutti gli studenti e i professori e deve passare attraverso la valutazione della Asl. La verifica sul campo è fondamentale perché entrano in gioco diversi fattori. Se il plesso è di più piani impedisce che gli studenti vengano mischiati e dunque limita la possibilità dei contatti stretti. Se c’è una disposizione su un piano il rischio di contagio potrebbe essere maggiore”. Questo non significa che i dirigenti scolastici non saranno autonomi, ma in materia sanitaria sarà l’Asl a decidere.
SCUOLA, D’ANCONA: “LA DIDATTICA A DISTANZA SARA’ IMPORTANTE”
Ovviamente le scuole dovranno essere pronte ad un’eventuale quarantena: “Se un caso coinvolgesse più professori – prosegue ancora D’Ancona – e la loro quarantena mettesse in difficoltà i programmi di insegnamento lasciando sguarnite le lezioni, potrebbe essere ragionevole optare per la didattica a distanza. Questa soluzione dovrebbe ovviamente essere condivisa”. Per quanto riguarda i test diagnostici: “Sono acquistati dalle Regioni, dunque è sempre la Asl a utilizzare quelli di cui dispone e che ha scelto. I tamponi rapidi, antigenici, hanno il grande vantaggio di dare risposte in tempi brevi, massimo trenta minuti, e di non richiedere apparecchiature complesse”. Una volta che un caso sospetto di covid viene individuato, bisognerà attendere l’esito del tampone, dopo di che la sua famiglia sarà messa o meno in quarantena: “È una delle criticità – commenta il medico dell’Iss – c’è il timore di code per l’alto numero di richieste di test. Quelli rapidi sarebbero una buona alternativa ma i kit non sono ancora del tutto affidabili”.