Serie A: Inter da urlo e Napoli in vetta. Mattanza di grandi, il campionato regala spettacolo e colpi di scena.

Serie A, giornata 14. Venti minuti di grande spettacolo al Meazza. Tutto per merito della Beneamata. Contenimento dell’avversaria con pressione ai limiti dell’area comasca, superiorità nei contrasti, negli anticipi, nella fame di vittoria. Tali minuti, da soli, sono valsi il costo dei biglietti di ingresso più cari.
È una di quelle gare da raccontare ai nipoti: “io c’ero”.



Il tutto contro un Como da Champions. Fosse stata una squadra “normale”, ci sarebbe voluto un pallottoliere per contare le reti. Purtroppo, come spesso succede ai nerazzurri nei minuti iniziali, almeno tre docili occasioni da rete sono state buttate. Grande l’azione per la rete, all’undicesimo minuto, con Luis Henrique che, dopo una volata coast to coast, ha servito al Toro una palla da scagliare in rete. Ciò è successo per il vantaggio dei bauscia. Poi il Como ha preso campo anche se, nel primo tempo, Sommer non ha corso pericoli.



Luciano Spalletti (Foto: ANSA)

Alla ripresa del gioco i Laghee, fatti alcuni cambi e illudendosi del fatto di avere la difesa che in campionato ha subito meno reti, si sono buttati in avanti. Hanno creato un paio di pericolini, senza mai preoccupare il portiere interista, ma hanno subito altre tre pappine da Thuram, dal Chala e anche da Carlos Augusto. Dopo Diouf, che in ogni ruolo mostra le sue capacità, stavolta è stato Henrique a uscire fra i peana del popolo nerazzurro. I lariani non ne sono usciti ridimensionati, hanno, sbagliando, preteso di affrontare ad armi pari una squadra che, se giocasse sempre come in questa giornata, non avrebbe precluso alcun traguardo.
Da segnalare che la giornata ha visto la mattanza di alcune “grandi”.



La Dea ha preso un’imbarcata a Verona, dove la squadra locale ha mostrato di valere molto di più della posizione che copre in classifica. La Hellas è penultima con tre punti di vantaggio su una Fiorentina che pare seriamente candidata a retrocedere. Anche contro il Sassuolo si è vista una Viola allo sbando, senza gioco e grinta. Partita per entrare in Europa sarà ora difficile darsi una mentalità da lottatori capaci di rimanere in Serie A. La Maggica, rimasta in dieci per quasi tutta la ripresa, non ha saputo gestire la partita col Cagliari che, con un inimmaginabile Palestra, penetrava nell’area capitolina come il coltello nel burro. I giallorossi hanno bisogno di fare benzina, messi sotto non hanno avuto reazione. Solo a metà sono evaporati i sogni di vittoria di Bologna, pareggio a Roma con la Lazio.

Diversa, invece, la voglia di campionato del Napoli che, con Inter e Milan, corre per il primato finale. Contro la Juve, che ha tentato il giochetto della mancanza di un centravanti per non dare riferimenti, ha giocato tutto il primo tempo prendendola a pallonate e passando in vantaggio. Poi, quando pareva che i gobbi, raggiunto con una rapida ripartenza il pareggio, si fossero assestati per tenere a bada i campani, un errore stupido della difesa bianconera ha permesso agli azzurri di piazzare il gol definitivo. Il Napoli si è piazzato in vetta alla classifica. Solo il Milan potrà sopravanzarlo ma, per farlo, i casciavit dovranno passare sul corpo del Torino. Se riusciranno daranno la visione probante della loro forza, ma io non penso che sapranno tornare dalla gita in Piemonte con orecchie e coda del toro in saccoccia.

Scommetto su un pareggio che lascerà il Napoli in fuga. Sbaglio? Vedremo.