In un universo formato da una sorprendente moltitudine di galassie – ciascuna delle quali contiene centinaia di miliardi di stelle -, nella sua “piccolezza” la Terra appare tuttavia un pianeta straordinario. Innanzitutto per una ragione tanto semplice quanto eccezionale, raccolta in quelle particolari condizioni fisiche e chimiche che hanno permesso la nascita della vita, dai batteri unicellulari fino agli organismi più complessi come gli esseri umani.
Stupore e bellezza sono quindi i primi aggettivi che ci vengono in mente quando ammiriamo la sfera terrestre (in realtà è un ellissoide) nelle foto scattate dallo spazio. Sono questi gli stessi sentimenti che si ritrovano anche nella mostra “Dalle stelle alla Terra: un pianeta straordinario“, allestita al Centro Studi e Formazione ambientali di Seveso (MB) tra il 17 e il 23 marzo; esposizione voluta e realizzata nell’ambito della Settimana dell’Astronomia, l’evento promosso da alcuni anni da Fondazione Lombardia per l’Ambiente in collaborazione con Euresis e INAF – Osservatorio Astronomico di Brera.
Un’esposizione che indaga il filo, invisibile ma indispensabile, tra due mondi solo apparentemente lontani: l’evoluzione dell’Universo e le speciali condizioni che caratterizzano il pianeta Terra. Da un lato andando a scoprire come tutta la storia del Cosmo, e in particolare i cicli di vita stellare – che hanno portato alla formazione degli elementi pesanti a partire da idrogeno ed elio (unici elementi presenti nell’universo primordiale) – siano stati necessari per la formazione di un pianeta come il nostro. Dall’altro, mettendo in luce il ruolo di alcune peculiarità astronomiche e geofisiche della Terra nel sostenere lo sviluppo della vita: dalla posizione nel sistema solare all’interazione con la Luna, alla presenza fondamentale di campo magnetico e tettonica a placche.
Questa mostra è dedicata senz’altro alle scuole, come anche agli appassionati di ogni età, agli addetti ai lavori e semplici cittadini curiosi di scoprire di più sul nostro pianeta e non solo. Grande attenzione, infatti, è posta alle migliaia e sempre più frequenti osservazioni di pianeti extrasolari, tema di una delle conferenze che arricchiscono il programma della Settimana dell’Astronomia 2024.
Pensate espressamente per le scuole secondarie di II Grado, martedì 19 marzo e giovedì 21 marzo sono in calendario le conferenze del mattino: “La bellezza nello scrigno della Terra” sarà un viaggio alla scoperta dei minerali terrestri guidato da Maurizio Scacchetti, membro dell’Associazione Micromineralogica Italiana e della Società di Mineralogia e petrologia; “Pianeti Extrasolari” ospiterà l’intervento di Francesco Borsa, astrofisico e ricercatore INAF esperto di caratterizzazione delle atmosfere di pianeti appartenenti ad altri sistemi stellari.
Tra gli appuntamenti serali, invece, “Riscoprire la Terra dallo spazio” sarà il tema approfondito nell’intervento di lunedì 18 marzo a cura di Amalia Ercoli Finzi, Ingegnere aerospaziale e Professoressa Onoraria del Politecnico di Milano. Nella conferenza serale del 21 marzo “Rotta per Bennu! Andata e ritorno”, John Robert Brucato, docente di Astrobiologia presso l’Università si Firenze, racconterà la pionieristica missione Osiris-rex che ha riportato Terra 250 gr di roccia raccolta sull’asteroide Bennu.
Infine, come già avvenuto nelle passate edizioni, durante la Settimana dell’Astronomia, martedì 19 e mercoledì 20 marzo, chi lo vorrà potrà godersi un’osservazione diretta del cielo, grazie alla collaborazione con l’Osservatorio Astronomico di Brera, presso la sede di Merate, per un’esperienza del cielo in prima persona.
L’evento sarà inaugurato il 17 marzo alle ore 17:00 presso il Centro Studi e Formazione di Seveso in Largo 10 Luglio 1976 a Seveso, in presenza di autorità e istituzioni lombarde. Tutte le informazioni sul sito della Settimana dell’astronomia e su quello di Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
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