E’ morta facendo bungee jumping una 33enne originaria del Kazakistan: aveva ricevuto l’ok per gettarsi con il noto elastico, ma qualcosa è andato storto e la corda si è spezzata. A rendere il tutto ancora più drammatico, il fatto che il suo fidanzato la stesse filmando, registrando di fatto la morte della propria dolce metà in diretta. La tragedia, come si legge su Fanpage, ha portato alla condanna a quattro anni di carcere di Alexander Muznikas, il gestore e istruttore dell’impianto di bungee jumping, accusato di omicidio colposo per non aver imbragato al meglio la 33enne di cui sopra.
E pensare che la ragazza non voleva nemmeno saltare col bungee jumping, terrorizzata dall’idea di gettarsi nel vuoto nonostante la nota sicurezza del gesto. Dopo vari incoraggiamenti, però, la stessa, madre di tre figli tutti minori di 14 anni, si è lanciata nel vuoto, ma la corda fissata male ha ceduto, facendola stramazzare al suolo dopo un volo di ben trenta metri. La ragazza non è morta sul colpo, ma è stata soccorsa in condizioni disperate, poi trasferita d’urgenza in ospedale dove è deceduta.
MORTA DOPO BUNGEE JUMPING: LA DRAMMATICA TESTIMONIANZA DEL MARITO
“Mia moglie si è schiantata davanti ai miei occhi” la drammatica testimonianza in tribunale di Alexander Tkachenko, il marito della vittima, mentre altri testimoni hanno raccontato di come la signora Leontyeva fosse “impaurita” ma ‘istruttore l’ha comunque esortata a saltare col bungee jumping. Stando a quanto emerso dall’indagine, che ha poi portato all’arresto dell’istruttore, una fune di supporto non era stata fissata in maniera adeguata, di conseguenza l’uomo è stato condannato per aver offerto servizi che non rispettavano le norme di sicurezza e per aver causato la morte per negligenza.
Purtroppo non è la prima volta che si sentono casi simili, con tragici decessi dopo salti dal bungee jumping tutt’altro che sicuri: nel 99.9 per cento dei casi si tratta di una pratica divertente e adrenalica, ma capita quello 0.01 per cento in cui accade la tragedia, come nel caso della povera Leontyeva.