Siemens ha aperto un Centro per l'Adozione dell'IA in Sanità: l'obbiettivo è quello di aiutare gli ospedali a integrare le nuove tecnologie

Siemens Healthineers ha lanciato in queste ore il suo “Centro per l’Adozione dell’IA in Sanità” che servirà l’intera area del Sud europeo al fine di aiutare gli oltre 300 ospedali – dei quali alcuni anche in Italia – che fanno parte del suo network ad adottare l’intelligenza artificiale nei processi sanitari al fine di migliorare il supporto offerto ai pazienti e di alleggerire – in alcuni suoi aspetti – il lavoro di medici, infermieri e personale tecnico e amministrativo.



Il centro per l’IA di Siemens è il primissimo nel suo genere e si avvarrà di oltre 120 differenti figure professionali, oltre che di Advisory Board e di una serie di business unit che lavoreranno a diretto contatto con il team scientifico e tecnico guidato dal dottor Davide Piccini per trovare una serie di “buona pratiche” da proporre agli ospedali partner al fine di aiutarli sia nel processo di adozione delle tecnologie sanitarie, sia – come dicevamo prima – dell’IA che attualmente risulta essere la più avanzata tra le tecnologie disponibili.



Dietro al centro di Siemens – peraltro – c’è anche la collaborazione con realtà come MeThinks, SincroLab e IQM che si sono distinte negli sviluppi tecnologici nei rispettivi campi di riferimento (ovvero gli ictus, il declino cognitivo, l’Alzheimer e il quantum computing), con altre collaborazioni che verranno avviate non appena il centro sarà pienamente operativo; mentre complessivamente il polo per l’IA si inserisce nel più ampio progetto internazionale Open Innovation SHIFT.

Labajo (Siemens): “Il Centro per l’IA faciliterà l’adozione delle nuove tecnologie a beneficio dei pazienti”

L’innovazione senza adozione – ha spiegato il Direttore dell’innovazione di Siemens David Labajo presentano il progetto del centro – è solo teoria” e ora tutti gli attori sanitari sono chiamati a “integrare nella pratica” tutti quegli importanti sviluppi tecnologici creati fino ad ora: proprio l’adozione – spiega Labajo – è attualmente l’aspetto attualmente più critico ed è in questo contesto che si inserisce il centro con l’obbiettivo di “offrire formazione e consulenza” sulle nuove tecnologie, facendo sì che sempre più pazienti possano “beneficiare dell’impatto reale” dell’IA sulle loro vite.



Per il Senior Vice President dell’innovazione e della tecnologia di Siemens Amira Romani, invece, il centro rappresenta un vero e proprio “passo fondamentale” per rendere veramente democratica l’innovazione tecnologica, aprendo anche allo “scambio (..) di conoscenze” e allo sviluppo di nuove pratiche di cui potranno beneficiare tutti i soggetti coinvolti in una vera e propria “collaborazione aperta” che guarda innanzitutto al benessere dei pazienti.