Simona Cinà, pallavolista morta in piscina a Bagheria: trovate tracce di sangue. Cosa non torna: dai graffi sul petto agli alcolici spariti dalla scena
È un giallo la morte di Simona Cinà, la pallavolista 20enne di Capaci trovata senza vita in piscina durante una festa di laurea a Bagheria, in provincia di Palermo. Per la procura di Termini Imerese, che ha aperto un’indagine, ci sono diversi aspetti da chiarire. Qualcuno l’ha trovata in acqua e l’ha tirata fuori, provando a rianimarla, ma in maniera maldestra. Il medico legale ha trovato sul petto alcuni segni rossi. Nessuno degli amici si è reso conto di cos’era successo, ma il loro racconto non è affatto convincente per il legale della famiglia.
Decine di persone in uno spazio che non arriva a 100 metri quadri ha impiegato diversi minuti a notare il cadavere in una piscina che è poco più grande di una vasca. Inoltre, non ci si riesce a spiegare come sia possibile che Simona Cinà fosse a faccia in su, perché se fosse caduta in acqua dopo un malore, non avrebbe avuto quella posizione.

D’altra parte, potrebbe aver avuto un malore dopo essere entrata in acqua, morendo poco dopo. Attesi i risultati dell’autopsia (che verrà eseguita tra domani e il 5 agosto), anche perché la sportiva era in ottima salute. Ma il legale, come riportato dal Corriere, ha posto l’accento sul fatto che nessuno si sia reso conto dell’accaduto per minuti.
MORTE SIMONA CINÀ, I DUBBI DELLA FAMIGLIA
Il penalista si è mostrato scettico anche sulla scena, perché giardino e piscina, dove c’era stata la festa di laurea, erano in ordine e puliti. Quindi, l’ipotesi è che qualcuno abbia sistemato tutto e raccolto le bottiglie d’acqua sistemandole nelle buste di plastica. Per quanto riguarda gli alcolici, non c’era alcuna traccia, sebbene gli organizzatori avevano precisato agli invitati di portare il costume perché qualcuno ubriaco sarebbe potuto cadere in piscina.
Qualcuno ha ripulito la scena dopo la morte di Simona Cinà? Stando a quanto riportato dal Fatto Quotidiano, molte persone sostengono di essere andate via dopo le 3, mentre l’allarme è scattato un’ora dopo, quindi per questo forse chi aveva organizzato la festa aveva cominciato a mettere in ordine e pulire tutto. Non sono sparite, però, alcune tracce di sangue che sono state individuate dai carabinieri.
Il legale ha fatto sapere che un ragazzo avrebbe dato un calcio a una sedia, sconvolto dall’accaduto, finendo per tagliarsi. Dunque, è stato disposto un test del Dna per verificare se quelle tracce di sangue appartengono a lui o meno. Nel frattempo, gli inquirenti continuano ad ascoltare i testimoni presenti alla festa, anche se per ora non ci sono indagati.
