Simonetta Kalfus, 62enne morta dopo un intervento di liposuzione a Roma: 3 medici indagati, tra cui chirurgo che era stato condannato per lesioni colpose
Una forma grave di sepsi è la causa della morte di Simonetta Kalfus, la 62enne morta 12 giorni dopo essersi sottoposta a un intervento di liposuzione a Roma. Lo rivela l’autopsia, secondo cui l’ex manager bancaria originaria di Ardea, che aveva deciso di affidarsi al chirurgo estetico Carlo Bravi, è stata stroncata da un’infezione che ha danneggiato tessuti e organi, facendola entrare in un tunnel di sofferenze da cui purtroppo non è uscita viva. La figlia, che ha sporto denuncia, aveva raccontato di aver notato che la madre dopo l’intervento ai glutei era “piena di buchi“, ma “non solo sui fianchi“, perché pare ne avesse uno anche sotto il mento.
Una descrizione che, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, sarebbe coerente con le informazioni raccolte dai periti, che nel loro referto parlano di “intervento plurimo“. Il chirurgo le era stato consigliato dall’anestesista Francesco Iandimarino, che l’avrebbe accompagnata nello studio medico che si trova nella zona di Cinecittà.
IL CALVARIO DOPO LA LIPOSUZIONE
All’indomani della liposuzione, Simonetta Kalfus ha iniziato ad accusare dolori, per i quali avrebbe assunto alcuni antibiotici. I due medici si sarebbero recati da lei più volte a casa e le avrebbero somministrato alcune flebo. Il 13 marzo, stando alla ricostruzione della figlia, avrebbe smesso di parlare, per questo l’ha portata a una clinica di Pomezia, dove però la 62enne è stata dimessa dopo alcuni esami. Il giorno successivo è stata portata all’ospedale Grassi di Ostia, dove lavora l’anestesista: le condizioni si sono però aggravate, infatti è finita in coma ed è poi morta in seguito ad embolie e ischemie.
INDAGINI SULLA MORTE DI SIMONETTA KALFUS
Dopo la denuncia sono scattate le indagini, infatti si procede per omicidio colposo. La procura ha incaricato un collegio di perito di esaminare le cartelle cliniche di Simonetta Kalfus per capire chi ha commesso degli errori e quali sono stati nello specifico. L’obiettivo è chiarire cos’è successo durante e dopo l’operazione e chi ha omesso le cure che avrebbero potuto salvare la donna. Nel frattempo, i carabinieri devono verificare col Nas se il luogo dove è avvenuta la liposuzione fosse a norma.
Nelle ultime ore è emerso che il chirurgo estetico, attivo in diverse strutture capitoline, era stato condannato nel 2024 a un anno per lesioni colpose a causa di un errore durante un liftino al seno. Un errore per il quale la paziente è stata sottoposta ad altri 4 interventi chirurgici. Per la morte della 62enne risulta indagata anche una dottoressa della clinica di Pomezia, Eleonora Valletta, che ha dimesso la donna, oltre ai due medici sopracitati.
