Vaticano ha pubblicato i Rapporti intermedi dei Gruppi di Studio sul Sinodo dei vescovi chiuso un anno fa: il nuovo iter e le "scadenze" con Papa Leone XIV
IL VATICANO PUBBLICA I “RAPPORTI INTERMEDI” SUL SINODO CHIUSO NEL 2024: ECCO COSA CONTIENE
Dopo un più che comprensibile ritardo dovuto agli ultimi mesi in Vaticano nel passaggio tra due pontificati, sono stati pubblicati i Rapporti intermedi dei Gruppi di Studio sul Sinodo chiuso un anno fa da Papa Francesco: dopo 20 mesi dalla loro istituzione, attuata per favore una stretta collaborazione tra la Segreteria Generale del Sinodo e i vari Dicasteri della Santa Sede, i 14 Gruppi di Studio hanno diramato le Relazioni emerse dalla doppia sessione del Sinodo sulla sinodalità, chiusa appunto nell’ottobre 2024.
Entro fine anno sarà presentato il report finale a Papa Leone XIV, ma nel frattempo sono sorti nuovi gruppi con temi all’ordine del giorno delle questioni dirimenti la vita comunitaria della Chiesa mondiale: la scelta dei vescovi e il ruolo dei nunzi apostolici, i temi chiave su partecipazione delle donne alla vita della Chiesa, i rapporti con i fedeli LGBTQ, i temi “etici” su fine vita e aborto e ancora migranti, violenza sulle donne e problematiche legate alla guerra.

Tanti i punti che emergono dai gruppi di lavoro sul Sinodo, sia a livello “territoriale” – come la poligamia per i fedeli nelle Chiese dell’Africa – che su fronte generale internazionale, come il grido dei poveri e della terra in crisi. Un risultato non da poco preso come impegno da tutti i partecipanti al Sinodo sulla sinodalità è l’entrare in contatto con comunità e/o persone emarginate nei propri continenti d’origine.
PROROGATA LA CONSEGNA DEL REPORT FINALE A PAPA LEONE XIV: ECCO COSA SUCCEDE ORA
Sulla formazione sacerdotale, i Rapporti intermedi parlano di una maggiorane partecipazione con l’esperienza del Popolo di Dio, ovvero con rapporti condivisi tra consacrati, laici e famiglie, in modo da recuperare la distanza che spesso intercorre tra il clero e le comunità. Dal Sinodo emerge il consiglio nel far intervenire più massicciamente le donne nella guida stessa di alcune realtà interne alla Chiesa, rispedendo al mittente però le richieste di alcune Conferenze Episcopali di formare “donne prete” per il futuro della cristianità.
Non ci sono “esiti” netti ma punti di percorso da sviluppare per affrontare nei prossimi anni i temi cardine della vita ecclesiale moderna: da eventuali modifiche canoniche su diaconi, seminari e liturgia, al rapporto con i fedeli omosessuali, fino al tema dei laici-sacerdoti in zone dove manca tremendamente la presenza di preti.

L’obiettivo è di presentare entro fine 2025 un rapporto finale a Papa Leone XIV per fare il punto sul Sinodo, considerandolo tutt’altro che “chiuso”: la scelta di prorogare i limiti dei Rapporti intermedi da giugno a dicembre 2025 è stata voluta dal Santo Padre che ha così inteso allargare le discussioni provando a superare alcune difficoltà emerse con una parte del Sinodo che non aveva condiviso il documento finale del 2024 (considerandolo ancora “troppo poco inclusivo”).
