Facebook ha bloccato gli account personali di un gruppo di ricercatori della New York University. Il motivo? Stavano analizzando le pubblicità ospitate sulla piattaforma. Secondo il social network di Mark Zuckerberg, i ricercatori stavano “violando i termini di servizio” dell’azienda. Sembra che Facebook avesse già inviato a ottobre un richiamo ai ricercatori, chiedendo di non continuare a raccogliere dati e minacciando “ulteriori provvedimenti”. La ricerca faceva parte di un progetto chiamato ‘Nyu Ad Observatory’ che chiede alle persone di scaricare una ”estensione” che registra cosa i singoli utenti vedono come pubblicità. I dati venivano analizzati per capire il tipo di target demografico e il perché venissero individuati da un certo tipo di inserzionisti.
Gli spot su Facebook da anni sono al centro di una polemica, considerato che la piattaforma diffonde messaggi a pagamento che possono avere contenuti forvianti. Un caso rimasto nella storia riguardo l’utilizzo dei dati degli utenti è quello di Cambridge Analytica nel 2018 e l’influenza sulla campagna elettorale americana del 2016, tanto che l’anno scorso, durante le ultime elezioni tra Donald Trump e Joe Biden, il social aveva bloccato tutti i messaggi politici per evitare casi di disinformazione.
FACEBOOK BLOCCA ACCOUNT RICERCATORI: COSA E’ SUCCESSO
A proposito del blocco degli account dei ricercatori da parte di Facebook, Laura Edelson, della Tandon School di ingegneria alla Nyu, ha spiegato al Wall Street Journal che la ricerca si sarebbe fermata se la piattaforma avesse deciso di pubblicare tutti i dati, ma Facebook si era limitata a offrire solo parte delle statistiche. A quel punto è scattato il blocco.
La decisione ha suscitato proteste: “Non potremo sapere – ha spiegato l’Ad Observatory – come gli inserzionisti individuano specifici gruppi demografici”. Nel caso di Jon Ossoff, il senatore democratico eletto in Georgia, i messaggi avevano raggiunto gli account di chi risultava interessato a notizie su Barack Obama, l’attore Trevor Noah e il magazine Time. Il suo avversario, il repubblicano David Perdue, si era rivolto agli account di chi seguiva il programma in prima serata sulla Fox di Sean Hannity.