Smetto quando voglio - Masterclass racconta della squadra di professori spacciatori in carcere e della nuova missione per la polizia per riscattarsi
Smetto quando voglio – Masterclass, film su Rai 2 diretto da Sydney Sibilia
Mercoledì 26 novembre 2025, in seconda serata su Rai 2, alle ore 23.30, andrà in onda Smetto quando voglio – Masterclass, commedia italiana del 2017 interpretata da Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero de Rienzo e Stefano Fresi. Sceneggiatura e regia di Sydney Sibilia. Nel cast anche Luigi Lo Cascio.
“La banda dei ricercatori è tornata” come si legge nelle locandine che accompagnarono la prima uscita del film; i già noti protagonisti Pietro, Mattia, Alberto, Giorgio, Arturo, Bartolomeo, Andrea e Giulio ricostituiscono il gruppo, ma questa volta offrendo le loro alte competenze culturali e scientifiche a servizio della polizia in cambio di uno sconto di pena.
Si tratta, infatti, del secondo capitolo della trilogia diretta da Sydney Sibilia che vede dei brillanti ricercatori universitari cercare di risollevare le loro sorti lavorative in modo piuttosto originale.
La trama del film Smetto quando voglio – Masterclass: torna la banda dei professori per aiutare la polizia
In Smetto quando voglio – Masterclass, Pietro Zinni, laureato in neurobiologia, è stato il fondatore della banda criminale di dotti laureati che hanno escogitato un sistema alternativo alla vita lavorativa priva degli sperati riconoscimenti e successi. Sta scontando la sua pena in carcere, accusato di produzione e spaccio di stupefacenti, sequestro di persona e tentato omicidio.
Pietro riceve la visita della poliziotta Paola Coletti, la quale chiede il suo aiuto e di tutti i suoi compagni per combattere contro la diffusione delle nuove droghe, gli offre in cambio uno sconto di pena e promette una fedina penale nuovamente pulita a tutta i suoi amici del gruppo. Pietro accetta così di ricostituire la banda che avrà il compito di lavorare in incognito e in collaborazione con la polizia al fine di rintracciare l’origine e la produzione delle droghe composte da sostanze ancora poco note, chiamate smart drugs.
Ecco che l’archeologo Arturo, i latinisti Giorgio e Mattia, l’economista Bartolomeo, il chimico Alberto egli altri della vecchia compagnia vengono sottratti dalla loro vita quotidiana per rispondere a questo compito. La banda ha anche dei nuovi componenti: altri tre cervelli in fuga all’estero che vivono di espedienti.
