Emergenza smog a Milano, inquinamento supera di quasi due volte la soglia. Rapporto Legambiente la mette al secondo posto per sforamenti Pm10 l'anno scorso

SMOG MILANO, TORNA L’EMERGENZA INQUINAMENTO

Torna l’emergenza smog a Milano, dove la qualità dell’aria è sempre più preoccupante. Le centraline Arpa, che si occupano del monitoraggio delle polveri sottili, hanno fatto scattare l’allarme sabato scorso, quando è stato registrato un superamento dei limiti. La media di Pm10 registrata è pari a 93,6 microgrammi al metro cubo, quasi il doppio del limite.



L’inquinamento, però, è maggiore in alcune zone rispetto ad altre, infatti si registra una concentrazione maggiore in viale Marche (109) e al Verziere (102), ma non se la passano meglio nelle zone esterne del comune meneghino, visto che a Cassano d’Adda si è arrivati a 103 microgrammi al metro cubo, due in più rispetto a Limito di Pioltello.



Tornando ai dati che riguardano la città di Milano, in Città Studi siamo a 91 µg/m³, più di quanto registrato in via Senato (88 µg/m³), più o meno in linea con Turbigo, dove invece sono stati rilevati 85 µg/m³, mentre la concentrazione più bassa è stata rilevata a Magenta con 70 µg/m³.

REPORT LEGAMBIENTE: NEL 2024 MILANO DIETRO SOLO A FROSINONE PER SUPERAMENTI

Attualmente la Regione Lombardia non ha attivato alcuna misura prevista dal suo protocollo aria, anche perché il primo stop si attiva dopo che vengono superate le soglie per cinque giorni, mentre attualmente i giorni consecutivi sono tre.



Ma a confermare quanto sia importante il problema inquinamento per Milano è anche il rapporto Mal’Aria 2025: Legambiente ha riportato che l’anno scorso 25 città su 98 hanno superato la soglia di Pm10, segnalando che il capoluogo lombardo è al secondo posto per superamenti oltre limite, con 68 giorni, due in più per Frosinone che è al primo posto.

Anche per Milano si tratta di una corsa contro il tempo, ma servono interventi mirati e sinergici, anche perché il Pm10 è legato soprattutto al riscaldamento domestico, alle attività industriali e agricole, oltre che al trasporto su strada. Ad esempio, il bacino padano, che è densamente popolato e industrializzato, ha pure fattori meteorologici e geografici che favoriscono la concentrazione delle polveri sottili. Dunque, sono tanti gli attori coinvolti.