I nuovi sondaggi politici in Francia dopo la condanna a Marine Le Pen: con Bardella alla guida RN vincerebbe le Elezioni Presidenziali. Gli scenari ad oggi
I PRIMI SONDAGGI CON BARDELLA IN “CAMPO” PER IL RN, ED È SUBITO IN TESTA
Mancano due anni e un intero processo di appello, eppure se oggi si votasse per le Elezioni Presidenziali in Francia, secondo i nuovissimi sondaggi politici di Toluna Harris per RTL Jordan Bardella vincerebbe il primo turno candidandosi seriamente a conquistare la poltrona dell’Eliseo nel quasi certo ballottaggio successivo. Non sono passate neanche 72 ore dalla sentenza di primo grado contro Marine Le Pen che già il terremoto politico causato dalla condanna alla sua ineleggibilità impone scenari molteplici per il prossimo futuro della Francia.
Con il ricorso già annunciato che però non potrà avvenire in sede d’appello prima del 2026 (o verso la fine del 2025), il Rassemblement National deve iniziare a fare i conti con la concreta possibilità che la leader in testa nei sondaggi da oltre un anno in Francia non possa essere della partita per il prossimo Eliseo.
I dati in arrivo da RTL inquadrano però subito un duplice scenario possibile, con Jordan Bardella al posto della storica leader della destra francese: ebbene, ad oggi il giovane Presidente RN otterrebbe il 35% dei consensi nei sondaggi politici nazionali, ben il 12% in più del partito di Macron – con candidato l’ex Premier Eduard Philippe (tutt’altro che deciso, si saprà forse solo il prossimo anno).
Al terzo posto resta in netta crisi la sinistra di Melenchon, in calo del 3% rispetto agli ultimi sondaggi e scivolato al 13% su piazza nazionale: il fallimento del Nuovo fronte Popolare, spaccatosi con la nascita del Governo Bayrou, porta il leader della gauche in crisi di identità politica e al momento fuori dalla partita per l’Eliseo.
Seguono poi tutti gli altri, dal candidato repubblicano Retailleaiu al 7%, seguito da Zemmour (con Reconquete) al 5%, mentre il socialista Faure non andrebbe oltre il 5%. Il secondo scenario invece vede invece Wauquiez in sella con i Repubblicani gollisti, comunque non oltre il 4% delle preferenze e con un margine guadagnato dalla desta di Bardella (al 36%); fermi sia Philippe al 25% che Melenchon al 3%.
IL DOPPIO EFFETTO LE PEN SULLA POLITICA IN FRANCIA: SI VA VERSO UN CENTRODESTRA COME IN ITALIA?
«Devo tutto a Marine e combatterò con lei fino alla fine per dare ai francesi il diritto di libertà di voto»: così ieri alla C-News il giovane leader di RN commentando la “bomba nucleare” – come da lei definita – lanciata dai giudici di Parigi contro Marine Le Pen. L’averla resa al momento non candidabile (almeno fino al 2030) per le Elezioni Presidenziali potrebbe comportare un doppio effetto sulla politica transalpina e, perché no, anche europea.
I casi, seppur diversi, di Francia, Turchia e Romania portano all’attenzione la centralità della democrazia nella UE (e satelliti) del futuro, a cui si uniscono le continue critiche lanciate da Bruxelles contro i Governi di Ungheria e Slovacchia. Il tema di candidati che mettono a “rischio” il sistema consolidato europeista è oggi e sempre più domani un punto non secondario della politica europea: i sondaggi in Francia vedono subito una reazione importante dell’elettorato, che non abbandona la destra senza Le Pen e anzi rilancia con il proprio consenso al naturale leader successivo, il vincitore delle ultime Elezioni Europee lo scorso giugno in Francia.
Come però ha spiegato al QN il politologo Marco Tarchi, professore all’Università degli Studi di Firenze, il doppio effetto di una destra senza Le Pen ma con la forza di un elettorato che si sente “tradito” da magistratura e politica dell’establishment, potrebbe comportare un futuro prossimo di minore impatto “estremo” e maggiore convergenza verso un ideale Centrodestra in stile italiano: Bardella può essere «l’uomo che potrebbe realizzare una memorizzazione del partito», spiega il docente, aprendosi maggiormente ad altre forze di destra, più moderate e deluse dai Repubblicani post-Sarkozy degli ultimi 10 anni.
