I sondaggi preoccupano il Governo Merz in Germania: AfD in testa, SPD in crisi. Da qui il rilancio su espansione e crescita (contro l'austerità)
AFD SEMPRE PRIMO, SPD SEMPRE A -10%: MERZ E LA CDU NON SFONDANO. COSA DICONO I SONDAGGI IN GERMANIA
Mentre la Francia sprofonda in una crisi politica senza ancora una fine, e mentre la Spagna si ritrova un Parlamento sempre a rischio, sono l’Italia e la Germania a tenere al momento la “barra dritta” in Europa sul fronte di scelte, posizionamenti e spinta a cambiare un’ultima Legislatura europea che ha portato l’UE alle soglie di una stagnazione e immobilismo preoccupanti.
Il problema per Berlino, a differenza di Roma, è che i sondaggi politici non premiano affatto lo sforzo del Governo e sopratutto in politica interna subisce una forte contestazione su riforme e spese.

Come ormai da oltre un mese a questa parte è l’AfD di Weidel e Chrupalla a guidare i consensi nazionali, tanto nelle votazioni locali quanto per le intenzioni di voto federali: osservando i sondaggi politici di Ipsos del 2-3 ottobre 2025, l’Alternative fur Deutschland corre al 25% delle preferenze davanti al 23% del combinato CDU-CSU, in calo ulteriore nelle ultime settimane.
CRISI NEI SONDAGGI, SERVE UNA “STERZATA”: IL GOVERNO PUNTA A CRESCITA ANCHE CONTRO LA STORICA AUSTERITY TEDESCA
La SPD, pur se al Governo federale, rimane staccata al 15% di poco davanti alla Sinistra-LInke con il 12%, di un’incollatura avanti ai Verdi con l’11%. Chiudono i sondaggi Ipsos il 5% del BSW (sinistra populista) appena davanti al 4% dei Liberali di FdP: il Governo del Cancelliere Merz, che dopo il “ritiro” di inizio mese con i suoi Ministri ha annunciato la crescita del PIL dello 0,2% nell’anno 2025, ora punta forte ad invertire la marcia provando a risollevare la Germania dagli anni bui della crisi economica.
Al momento le contestazioni e le mancate riforme tendono a punire nei sondaggi in Germania la stessa CDU, oltre alla SPD che è protagonista in negativo delle politiche economiche degli ultimi 4 anni. Per questo motivo l’input dato da Merz, sulla scia di quanto in Italia a fatica il Governo Meloni ha provato a mettere in campo in questi ultimi 3 anni, si avvia a chiudere la stagione dell’austerità per provare a rilanciare davvero l’economia del Paese.

Infrastrutture, automotive, politiche energetiche e sviluppo militare per la Difesa: l’input della CDU è per rottamare la stagione precedente, spingendo anche la Commissione Europea (con l’aiuto del Centrodestra italiano) a fare lo stesso per non lasciare il futuro della UE lontano dalla crescita che conta. Secondo il Ministro delle Finanze in Germania, Lars Klingbeil, il Governo Merz punta a «riportare l’economia tedesca alla crescita», con una «responsabilità storica» e seguendo le ricette del principio di Mario Draghi “whatever it takes”. Non affondare il bilancio ma rilanciare l’economia, su questo sarà giudicato l’esecutivo non solo nei sondaggi tedeschi ma in tutti i prossimi appuntamenti elettorali da qui al 2029, data delle prossime Elezioni Federali.
