I sondaggi politici Emg dopo 3 anni di Governo con il Centrodestra ancora in vantaggio: Meloni "sfrutta" il centro diviso su Schlein & Co.

LE INTENZIONI DI VOTO CON IL “CENTRO” DECISIVO (IN NEGATIVO) PER IL CAMPO LARGO: COSA DICONO I NUOVI SONDAGGI EMG

Seguendo le previsioni e i sondaggi politici della vigilia pre silenzio elettorale, questo terzo weekend consecutivo di urne aperte per le Elezioni Regionali 2025 dovrebbe regalare le prime gioie al campo largo progressista: in attesa però dei risultati domani del voto in Toscana, nelle stesse ore in cui la Premier Giorgia Meloni sarà in Egitto per la firma dell’accordo di pace in Medio Oriente, i dati nazional in arrivo dai sondaggi politici Emg di inizio ottobre fanno ben comprendere lo stato di agitazione perenne per il Centrosinistra.



Se infatti la mera somma algebrica delle liste darebbe comunque un vantaggio di “solo” 2 punti percentuali alle forze del Governo Meloni, osservando gli altri sondaggi su leader e andamento del Governo emerge nettamente un consenso più ampio in potenza al Centrodestra e soprattutto un raggruppamento per le forze progressiste che dipendono necessariamente all’accordo con un’area centrista che al momento rimane a sé stante.



Premier Giorgia Meloni al comizio finale del Centrodestra per le Regionali in Toscana (ANSA 2025, Claudio Giovannini)

I sondaggi politici di Emg Different mostrati ad inizio ottobre ma raccolti per l’intero mese di settembre 2025 vedono Fratelli d’Italia al 28,1% guidare la coalizione che comprende il 9,6% di Forza Italia e l’8,4% della Lega, assieme anche all’1,4% di Noi Moderati per un complessivo dato del 47,5% come Centrodestra compatto (formazione riproposta in Toscana così come nelle recenti vittorie in Calabria e nelle Marche). Al contrario, il Centrosinistra raccoglie un 45,3% mettendo assieme il Pd al 21,6%, Conte con il 13,1% mentre AVS al 5,9%, Renzi 2,5% e PiùEuropa al 2,2% comporrebbero il resto della coalizione.



LA TENUTA DI MELONI E DEL CENTRODESTRA DOPO 3 ANNI DI GOVERNO: LE STIME AGGIORNATE E IL GAP ABNORME NEI LEADER

Al netto di capire se realmente l’elettorato di Italia Viva e Bonino-Magi seguirà l’eventuale coalizione a guida sinistra radicale, resta che ad oggi una parte dell’ex Terzo Polo è decisa a non prendere parte né alla coalizione del Governo Meloni né tantomeno ai suoi diretti avversari: i sondaggi politici Emg mostrano infatti Calenda con Azione al 3,2%, seguito dall’esordio del recente partito fondato dall’ex renziano Marattin, ovvero il Partito Liberal Democratico che segna ad oggi un consenso attorno all’1,1%.

Quel 4% totale farebbe molto comodo al campo largo per poter realmente impensierire il Centrodestra ma su temi e programmi – anche su posizionamenti internazionali – tanto Calenda quanto Marattin appaiono molto più vicini al polo liberale interno alla maggioranza che non alle istanze di Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli.

Elly Shlein, leader Pd al comizio finale per Giani Presidente alle Regionali in Toscana (ANSA 2025, Claudio Giovannini)

Chiudendo poi con i dati riferiti al Governo (45% ancora oggi dopo 3 anni di reggenza a Palazzo Chigi) e sulla Premier Giorgia Meloni, che permane al 45,3% sempre dopo 3 anni dalla vittoria nelle ultime Politiche, il quadro sulla sfida prevista nel 2027 è ancora oscuro in casa Sinistra. I sondaggi di Emg-Human Index sui leader dei partiti danno infatti Giorgia Meloni ad un vantaggio di quasi 20 punti sulla segretaria Pd Elly Schlein, in caduta al 25,6% e superata da Salvini al 26,5%, da Conte al 29,3% e dall’altro vicepremier Antonio Tajani con il 32,3%.