Il Barometro dei sondaggi politici Demopolis di marzo 2025: sale Meloni, scende Schlein, tengono M5s e Lega. Sinistra può competere con la destra solo se...
I PARTITI SECONDO I SONDAGGI POLITICI DEMOPOLIS: FDI SU, CALA PD, TENGONO LEGA E M5S
Mentre il mondo attende (con ansia) di capire cosa succederà tra i dazi di Trump e le potenziali pacificazioni per le guerre in Ucraina e Medio Oriente, la politica italiana prosegue nell’incertezza di un quadro internazionale molto complesso e con scenari interni ancora piuttosto incerti, a cominciare dall’evoluzione dei sondaggi politici sui principali partiti in Parlamento. Cresce ancora Meloni, calo registrato di Schlein coi Dem, tiene “botta” i 5Stelle di Conte e la Lega, sempre più esponenti dell’ondata pacifista anti-riarmo UE.
Nel barometro di marzo dei sondaggi politici Demopolis per “Otto e Mezzo”, emerge nettamente il divario ancora imponente tra le prime due leader che potrebbero sfidarsi anche alle prossime Elezioni Politiche nel 2027: FdI con Giorgia Meloni sale ancora verso quota 30%, con un rialzo al 29,5% dei consensi nazionali, mentre il Pd di Elly Schlein perde l’1% rispetto ai precedenti sondaggi politici Demopolis, fermandosi al 23,2% e confermando il periodo di appannamento dei democratici dopo la risalita di fine 2024.
IL CENTRODESTRA SPINGE VERSO IL 50%, CENTROSINISTRA COMPETITIVO SOLO SE “LARGHISSIMO”
Le tensioni interne e le correnti non allineate sulla posizione della Segretaria rendono il presente e futuro del Pd sempre più incerto, anche se rimangono per distacco il primo partito del “campo largo”, perno di tutta la coalizione che dovrebbe costituirsi contro il Centrodestra alle prossime Politiche. Il M5s di Giuseppe Conte non va oltre l’11,4%, rimanendo davanti alla Lega di Salvini che nel frattempo ha accresciuto i propri consensi in questi primi 3 mesi del 2025, pareggiando gli alleati-rivali di Forza Italia.
A chiudere le intenzioni di voto dei sondaggi politici per La7 troviamo il 6,4% di AVS – anche se in calo rispetto al Barometro Demopolis di febbraio – così come il 2,6% di Calenda e il 2,3% di Renzi, appena davanti all’1,6% di PiùEuropa in calo verticale. Guardando invece al dato non secondario sulle potenziali coalizioni in eventuali Elezioni a breve, il Centrodestra del Governo Meloni non vede particolari intoppi pur dopo due anni e mezzo di permanenza a Palazzo Chigi, con problematiche e dissidi interni inevitabili.
Il 48,5% degli elettori intervistati dai sondaggi politici di “Otto e Mezzo” concede ancora netta fiducia nella maggioranza, mentre il peso elettorale di tutte le forze d’opposizione assieme sarebbe del 47,5%, in teorica competizione aperta con i rivali guidati dalla Premier Meloni. Il problema è tenere assieme da Schlein a Calenda fino a Renzi, Conte e Fratoianni: al momento l’insieme Pd-AVS vale solo il 29,6%, così come l’area ex Terzo Polo non andrebbe oltre il 6,5% complessivo. Resta evidente che per battere la destra, la sinistra debba unirsi in un nuovo campo “larghissimo”: l’attualità mostra tutta la difficoltà di un progetto del genere, ma il 2027 del resto è ancora lontano e molto ancora può succedere.
MA È SULL’EUROPA CHE GLI ITALIANI FATICANO ANCORA A CREDERE
Crolla infine ulteriormente la fiducia degli italiani nell’Unione Europea, a fronte degli ultimi proclami sulla necessità di riarmo e difesa comune, a fronte invece di problemi sul welfare generale e nazionale sempre più complessi e profondi: se nel 2000 i sondaggi politici Demopolis stimavano al 53% complessiva la fiducia nelle istituzioni UE, il dato ha un crollo verticale nel 2012 dopo la crisi economica (al 39%), tocca il punto più basso nel 2016 scendendo al 25%, salvo poi risalire dopo le risposte europee alla pandemia Covid.
Ora però, dopo un 2024 che ha visto solo 4 italiani su 10 con fiducia e consenso per Bruxelles, le preferenze nei sondaggi politici per La7 calano ulteriormente fermandosi al solo 38% di fiducia generale, con dunque oltre il 60% di italiani del tutto scoraggiati dall’operato della Commissione Europea e dei vertici UE nel loro complesso
