I sondaggi politici DiRE-Tecnè con il +16% di Meloni su Schlein nel borsino dei leader: Renzi e M5s crescono questa settimana, trend "cristallizzati"
I SONDAGGI POLITICI DIRE-TECNÈ CON SOLO RENZI E IL M5S A CRESCERE: PD IN CRISI PERENNE, FRATELLI D’ITALIA SOTTO IL 30%
Nelle turbolenze politiche interne ed internazionali, questo mese di febbraio 2025 ancora senza appuntamenti elettorali non resta che fissarsi sui sondaggi politici per capire come tira il “vento” dei consensi in questi ultimi due mesi anomali per la politica italiana. Nè il Centrodestra, né tantomeno il “campo largo” – sempre ammesso che di unità si possa parlare, date le divisioni anche nette (specie in politica estera) tra Pd e M5s – vedono decollare la fiducia dei propri elettorati.
Restano dunque più o meno le posizioni cristallizzate, con a mero beneficio di inventario la crescita delle liste che permane solo per M5s e Italia Viva: tutti gli altri, compreso il primo partito del Paese, ovvero Fratelli d’Italia, non se la passano benissimo in termini di consensi generali. Non che questo spaventi più di tanto il Governo Meloni, visto il vantaggio accumulato e le difficoltà degli avversari anche solo di capire con quale coalizione presentarsi ad eventuali Elezioni Politiche. Nei nuovi sondaggi politici di Tecnè per l’Agenzia DiRE – con interviste tra il 13 e il 14 febbraio 2025 – FdI cala al 29,5% minima discesa questa settimana rispetto alle stesse intenzioni di voto di 7 giorni fa: al secondo posto il Pd di Schlein non fa meglio, e anzi perde lo stesso 0,2% della Premier scivolando fino al 22,7%. Che sia campo “largo”, “larghissimo” o “ristretto”, al momento la leadership Dem non riesce a canalizzare alleanze, provocando non pochi dissapori interni tra le varie anime del Partito Democratico.
GOVERNO E LEADER, LA FIDUCIA “BALLERINA” DEGLI ELETTORI NON SI MODIFICA AL VERTICE: MELONI A +16% SULLA SEGRETARIA DEM
Rimanendo sulle intenzioni di voto dei sondaggi politici Tecnè, scopriamo che al terzo posto Forza Italia è sempre più insidiata dal M5s di Giuseppe Conte, dato in netta ascesa con il +0,5% in un mese: per il partito di Tajani l’11,3% è ormai un “tiro di schioppo” avanti dalla risalita dei 5Stelle, dati all’11% e in fase di distacco dall’altro colosso del Centrodestra nel Governo Meloni, ovvero la Lega di Salvini (all’8,4% nei consensi).
Chiudono i sondaggi politici sui singoli partiti le formazioni che a livello teorico potrebbero ancora riunirsi in un grande Centrosinistra anti-Meloni: dall’AVS di Bonelli e Fratoianni all’6%, fino ad Azione al 2,7%, con balzo in avanti di Renzi al 2,5% che lo mantiene ora separato da PiùEuropa all’1,9%. Il borsino dei leader politici invece, sebbene trasmetta trend ovviamente più particolareggiati rispetto alle canoniche intenzioni di voto, non modifica il “canovaccio” generale di un elettorato che dopo due anni e mezzo dalle ultime Elezioni sa ancora a chi affiderebbe la guida del Paese.
Con il 46% è Giorgia Meloni la leader più apprezzata del Parlamento secondo gli intervistati dei sondaggi politici DiRE: nonostante uno 0,4% di calo nell’ultimo mese, la Presidente del Consiglio lascia a debita distanza tanto il vicepremier Tajani al 38,9%, quanto soprattutto la Segretaria del Pd Elly Schlein, in calo costante al 30,9% su base nazionale. Dietro di pochissimo troviamo l’ex Premier Conte appena sotto il 30%, mentre per l’altro vicepremier, nonché leader della Lega Matteo Salvini, i risultati del sondaggio lo vedono fermo al 26,8%. Chiudono la lunga rassegna di sondaggi politici il “poker” di leader che da Emma Bonino al 20% va fino al 14% di Matteo Renzi, con i mezzo i vari Calenda, Bonelli e Fratoianni. A domanda infine secca su quale possa essere oggi il giudizio sull’operato del Governo, sebbene con trend al ribasso, è ancora piuttosto alto secondo i sondaggi politici di Tecnè: il 41,8% ha ancora fiducia nel Governo Meloni, giunti ormai a metà Legislatura.