I sondaggi politici verso le Regionali in Toscana: il vantaggio ampio di Giani e del campo largo, con l'impresa impossibile per Tomasi. Sullo "spezzatino"..

IL CAMPO LARGO PUNTA GIÀ ALLA TOSCANA VERSO LE REGIONALI 2025: COSA DICONO I SONDAGGI POLITICI

Programma in arrivo, buon umore e sorrisi per il Governatore uscente della Toscana Eugenio Giani in vista delle Elezioni Regionali 2025 che si terranno il 12-13 ottobre prossimi: i sondaggi politici finora emersi del resto non sembrano vedere particolari chances al Centrodestra in una delle Regioni storicamente più “rosse” d’Italia. Dopo il brivido di un campo largo spaccato per lo scontro fra M5s e Pd sullo schema complessivo dei candidati alle Regionali, il Presidente vedrebbe l’aggiunta in maggioranza del Movimento 5Stelle assieme a Pd, AVS e forse qualche lista centrista.



Il voto online degli iscritti M5s, seppur con un minimo scarto, ha visto il via libera alla possibile alleanza progressista con Giani, il quale già “gongola” e inserisce i capisaldi richiesti da Giuseppe Conte: reddito di cittadinanza “regionale”, acqua pubblica e salario minimo. «Ci sono tutte le condizioni per un programma forte», ha detto Giani dopo l’ufficializzazione della candidatura nella riunione del Pd Toscana.



Regione Toscana, il leader M5s Conte con il Governatore Giani (ANSA 2023, Claudio Giovannini)

I sondaggi politici dello scorso maggio raccolti da Emg per ToscanaTv già vedevano il Presidente uscente come grande favorito delle prossime urne in autunno con il 58% contro l’eventuale candidato di Centrodestra, il sindaco di Pistoia in quota FdI Alessandro Tomasi al 37%. Gli ultimi dati disponibili invece risalgono a luglio quando i sondaggi politici du Tecné per l’Agenzia DiRE davano la “forchetta” delle liste con Giani tra il 55 e il 59% contro il 41-45% del Centrodestra unitario.

LO “SPEZZATINO” SULLE REGIONALI E I POSSIBILI RISULTATI TRA LE COALIZIONI

In termini di sole liste verso le Elezioni Regionali 2025 in Toscana, i sondaggi politici raccolti da Emg un ampio vantaggio al Partito Democratico con addirittura il 32% contro il 22% di Fratelli d’Italia, con il calo della Lega all’8% (rispetto al 21% delle Regionali 2020), mentre l’AVS supererebbe il M5s rispettivamente con il 7 e 6,5% di consensi locali.



Male le liste centriste, tutte battute – tranne Renzi che resta al 4% – dalla lista Giani al 4,5%, con Azione, PiùEuropa e PSI che non andrebbero oltre il 2% singolarmente. L’elettorato toscano è storicamente orientato a sinistra e per questo la partita per Tomasi e il Centrodestra sembra decisamente in salita, anche se l’incognita di una effettiva alleanza solida tra Pd, M5s e AVS è forse l’unico elemento di incertezza che separa il Governatore dalla sua rielezione.

Il sindaco di Pistoia Tomasi con il Presidente Mattarella (ANSA, Francesco Ammendola)

Nello “spezzatino” che si prospetta sul voto delle RegionaliMarche e Valle D’Aosta il 28-29 settembre, Calabria 5-6 ottobre, Toscana a metà ottobre, e Puglia-Veneto-Campania che potrebbero trovare un election day in novembre – le aspettative del Governo Meloni sono quelle di limitare i danni visto il vantaggio che sondaggi politici e mandati uscenti assicurano al campo largo progressista. Con Veneto e Calabria con saldo vantaggio per il Centrodestra, la partita accesissima sembra quella nelle Marche in quanto potrebbe essere l’ago della bilancia tra un semi-tracollo (5-2 per la sinistra) e un potenziale pareggio 4-4 (se VdA e Marche dovessero spuntarla i partiti conservatori).