Sondaggi Germania: AfD al 24%, supera CDU, storico sorpasso. SPD crolla al 15%, crisi coalizioni, UE in allarme e mercati in tilt
Per la prima volta dalla sua fondazione nel 2013, l’ultradestra di Alternative für Deutschland (AfD) sfiora la vetta dei sondaggi politici in Germania con il 24%, superando l’Unione CDU/CSU (26%, -1 in un mese) come forza più votata a livello nazionale: un vero e proprio terremoto politico che squarcia il Brandmauer, il “muro” politico eretto per escludere l’AfD da ogni sorta alleanza di governo.
“I tedeschi vogliono rompere col passato, non coalizioni di compromesso”, sono le parole fiere e decise di Alice Weidel, leader del partito, dopo il balzo di 2 punti. Nel frattempo, dai sondaggi, i socialdemocratici (SPD) sprofondano al 15% (-1), travolti da una legislatura segnata dalla profonda inflazione al 6,7% e dal caos migratorio: nel 2024, 291.000 richieste d’asilo hanno esasperato il Paese, mentre l’industria automobilistica (-8% produzione) continua ad arrancare.
Lo scenario è quello di una Germania in recessione tecnica (-0,3% PIL), con un elettorato sempre più polarizzato e spaccato in due: l’AfD domina nell’ex DDR (+14% in Sassonia), attirando l’interesse di operai e piccoli imprenditori delusi dalla burocrazia UE e dalle politiche green.
I Verdi (12%), accusati di aver affossato le imprese con tasse climatiche, perdono consensi tra i giovani: “La CDU ha tradito i conservatori alleandosi con la SPD”, accusa un elettore di Dortmund, sintomo di un malcontento che travolge i partiti tradizionali. Parallelamente, Linke (10%) e i liberali FDP (4%) restano ai margini, mentre l’Alleanza Sahra Wagenknecht (3%) non intende decollare.
Sondaggi politici Germania: il rebus delle coalizioni e l’incubo stallo istituzionale
Stando agli ultimi sondaggi, l’ascesa dell’AfD mette a nudo il fallimento delle élite: CDU e SPD, dopo settimane di negoziati, non hanno trovato un accordo per formare un governo e l’ipotesi di una nuova Grosse Koalition ottiene solo il 28% del consenso popolare, mentre il 43% dei tedeschi, secondo un sondaggio ARD, la definisce “inutile”.
L’unica alternativa è un esecutivo di minoranza CDU-Verdi-FDP, che però non raggiunge il 40% dei seggi teorici: “Senza una svolta, saremo costretti a elezioni anticipate”, è l’ammissione di un esponente CDU. Nel frattempo, il think tank EU-US Forum avverte: “La CDU ha tradito le promesse, ora l’AfD raccoglie il malcontento“.
Il crollo drastico del Brandmauer dei sondaggi, si è fatto realtà: il 52% degli elettori CDU, secondo Infratest dimap, è pronto a dialogare con l’AfD pur di evitare il caos e Bruxelles trema: un governo con l’ultradestra minaccia i 72 miliardi del PNRR tedesco e la coesione UE sulla difesa comune, con il timore radicato che la Germania possa trascinare l’Europa nel baratro.
In questo contesto pero, i mercati reagiscono: lo spread Bund-BTP vola a 210 punti, il massimo dal 2022. Mentre l’AfD spicca il volo, la Germania rimane un Paese in bilico, tra rabbia popolare e paura del futuro.
