Sonia Bruganelli ricorda le sue battaglie a Verissimo, dall'aborto agli attacchi di panico
Sonia Bruganelli torna a parlare dell’aborto a Verissimo
Sonia Bruganelli torna nel salotto di Silvia Toffanin a Verissimo, l’ex moglie di Paolo Bonolis ha deciso di fare tappa nel talk di Canale Cinque per presentare il suo nuovo libro: “Mia madre mi voleva perfetta, io ho cercato di esserlo e ora so che anche lei probabilmente cercava di esserlo per sopperire ad alcune mancanze della sua vita. Lei era una donna forte e ce l’ha fatta da sola, quando è morto mio padre aveva bisogno di un abbraccio e non lo ha mai chiesto, io sto capendo che essere forte non vuol dire non chiedere aiuto. E’ importante che i miei figli imparino queste cose e che le vedano direttamente da me. Papà è stata la mia salvezza emotiva, è stata la parte morbida e che viziava. Mi ha fatto fare tante cose con una mamma presente ma anche rigida”.
La gravidanza ricordo che non sapevo come affrontarla e come gestirla, anche Paolo veniva da una separazione con la compagna che aveva prima. Aveva raccontato che non era pronto per un certo tipo di viaggio e di percorso, scegliamo questa strada perché io da sola non ero in grado. Adesso ci sono ragazze che scelgono di diventare mamme a 20 anni e hanno forza e coraggio per farlo.
Sonia Bruganelli e l’amore per la figlia Silvia
Sonia Bruganelli ha poi messo le mani nello scatolone della vita per ricordare i primi passi mossi con i figli. Le parole della showgirl nel salotto di Silvia Toffanin, che ha ricordato anche la battaglia con gli attacchi di panico:
“Io volevo dimostrare a me stessa di essere in grado di occuparmi di un figlio, in maniera un po’ vigliacca ho preso Davide che era il bambino più facile da gestire. Siamo andati a New York e volevo dimostrare a me stessa di potercela fare, non accettavo quella situazione e a volte davvero non ce la facevo. Ricordo che per un momento stavo morendo, ricordo questa mancanza di ossigeno che non era reale. Chiamarono un medico e mi disse che era un attacco di panico e non stavo morendo. Non riuscivo ad accettare la situazione, non mi sentivo compresa e mi prese una fase isterica. Per quattro giorni ho vissuto una fase di distaccamento dalla realtà. Oggi è passato tutto, in un anno sono riuscita a destrutturare tutto, quelle poche volte che oggi mi viene l’ansia decido di cavalcarla”.