Il sindaco di Chiaravalle (Ancona), Damiano Costantini, è stato accusato di stalking, più precisamente di atti persecutori e molestie, da una dipendente dell’ufficio Risorse umane del Comune di 48 anni, con la quale aveva una frequentazione sentimentale, poi naufragata. Un epilogo di fronte al quale sembrerebbe, secondo la ricostruzione fornita dalla donna, il primo cittadino non si sarebbe mai rassegnato, tanto che il “Corriere della Sera” ha riportato le sue dichiarazioni: “A spaventarmi, più delle minacce è stata la violenza del potere, ciò che a volte può arrivare a fare. Io però sono stata coraggiosa perché non è mai facile sostenere il peso di una denuncia come questa, ma l’ho fatto per me, per il mio lavoro e per quello di tutte le donne, perché non è giusto subire quello che ho subìto io”.
Il Gip di Ancona, Carlo Masini, due mesi fa ha emesso contro l’uomo un divieto di avvicinamento a meno di 100 metri dalla dipendente e nel provvedimento c’è anche scritto che il presunto stalker “non può fissarla né guardarla, non può rivolgerle in alcun modo la parola e nemmeno gesticolare verso di lei”, come ha sintetizzato l’avvocato dell’accusatrice, Roberta Montenovo.
SINDACO ACCUSATO DI STALKING, GLI SMS: “MI DEVI PORTARE RISPETTO, TE LA FARÒ PAGARE”
Sempre il “Corriere della Sera” riporta alcuni messaggi telefonici che il sindaco di Chiaravalle, accusato di stalking, avrebbe inviato alla vittima: “Mi devi portare rispetto, non ti devi permettere, come ti ho fatta arrivare alle stelle ti porterò alle stalle. Devi tutto a me, mi devi ringraziare, te la farò pagare. Se qualcuno va contro di me tu sai cosa sono capace di fare”. Oppure: “Bada, sei sotto controllo segreto. So dove vai. Io vengo a sapere tutto: mi riportano che cosa fai e dove vai”.
Il primo cittadino Costantini, dal canto suo, si è invece detto basito, con il suo legale difensore che ha puntualizzato che gli sms di cui parla la donna “vanno interpretati, contestualizzati e non strumentalizzati: attenti ai processi mediatici”.