Washington Post rivela piano segreto anti Iran e un paradosso: Stati arabi condannano Israele, ma dietro le quinte collaborano con esercito. E Usa mediano
Nonostante molti Stati arabi abbiano pubblicamente condannato l’azione di Israele a Gaza, dietro le quinte hanno cooperato a livello militare e di sicurezza con l’esercito israeliano, con la mediazione americana. Lo rivela uno scoop del Washington Post, secondo cui i governi arabi e quello di Tel Aviv lavorano insieme, ma in segreto, per difendersi dalle minacce comuni, in particolare l’Iran e i suoi alleati, Hezbollah e Houthi.
Il paradosso, dunque, è che pubblicamente c’è stata una condanna, mentre segretamente si è sviluppata una cooperazione aperta. Mentre Israele combatteva a Gaza, i leader arabi parlavano di “genocidio”, come Qatar e Arabia Saudita, ma poi i loro militari continuavano a collaborare con Israele in operazioni di sicurezza regionale.
LE RIUNIONI SEGRETE TRA STATI ARABI E ISRAELE
Negli ultimi tre anni ci sono state riunioni militari in Bahrein, Egitto, Giordania, Qatar e perfino negli Stati Uniti (a Fort Campbell, Kentucky), addestramenti e pianificazioni operative: tutto ciò al fine di coordinare la difesa aerea, scambiare dati radar e di intelligence e imparare a neutralizzare minacce come i tunnel sotterranei di Hamas.
I paesi coinvolti sarebbero Bahrein, Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Qatar ed Emirati Arabi Uniti, invece l’organizzazione e la facilitazione di tutti gli incontri sono state curate dagli Stati Uniti, tramite il Comando Centrale (Centcom). Kuwait e Oman, invece, vengono indicati come “partner potenziali”.
Nei documenti ottenuti dall’ICIJ ed esaminati dal Washington Post, l’Iran e i suoi alleati vengono definiti l’“Asse del Male”. In particolare, l’Iran è considerato da Israele e dagli Stati arabi la principale minaccia alla stabilità della regione.
“REGIONAL SECURITY CONSTRUCT”: IL PROGETTO MEDIATO DAGLI USA
Per quanto riguarda il ruolo degli Stati Uniti, essi sono mediatori e garanti della cooperazione. Attraverso il Centcom, è stato istituito un “Regional Security Construct”, un meccanismo di coordinamento militare che coinvolge Israele e diversi Stati arabi. L’obiettivo degli Stati Uniti è favorire, gradualmente, una normalizzazione politica tra gli israeliani e il mondo arabo, seguendo il modello degli Accordi di Abramo.
Tra i progetti futuri emergono iniziative concrete e infrastrutture condivise, come un Centro cibernetico regionale previsto entro il 2026, dedicato alla formazione dei partner in materia di sicurezza informatica, e un Centro di fusione dei dati, concepito per consentire lo scambio di informazioni in tempo reale.
Inoltre, Israele e i Paesi arabi partecipano anche a un sistema di difesa aerea condiviso, collegato ai radar e ai sensori degli Stati Uniti. Ma non sono mancati incidenti e tensioni che hanno messo in pericolo la cooperazione, come nel caso dell’attacco aereo in Qatar che aveva come obiettivo un leader di Hamas.